Modena, è una sconfitta che fa paura. Troppi errori, Catanzaro superiore

Buon inizio dei canarini, ma gli ospiti segnano troppo facilmente con Iemmello e Vandeputte. Tremolada illude, gli ospiti chiudono

I giocatori abbacchiati escono dal campo a fine gara. Fischi e cori contro Bianco, incitato dalla curva ad andarsene (FotoFiocchi)

I giocatori abbacchiati escono dal campo a fine gara. Fischi e cori contro Bianco, incitato dalla curva ad andarsene (FotoFiocchi)

Modena, 12 aprile 2024 – Dalla rabbia si passa alla sconsolazione. Ci si chiede se ci si possa aspettare di più, dal Modena, per salvare la stagione. Se il Modena ne abbia le capacità. I numeri peggiorano, ci si è abituati a non vincere. E non va bene. Il Catanzaro era ed è forte, ma a guardare certi errori dei canarini, si torna alle prime righe di questo articolo senza trovare risposta. Eppure, il primo quarto d’ora è da squadra convinta, magari non ancora guarita ma il Modena abbassa la testa quasi come un toro e ci prova. Un tiro da fuori di Tremolada, uno di Duca, palloni che arrivano dal fondo, insomma, tante cose. Non si segna, però. E allora iniziano i problemi. A centrocampo il Catanzaro spacca totalmente la partita, colpa delle distanze non esattamente consone dei reparti canarini tant’è che il vantaggio di Iemmello, al 16’, arriva dopo appena tre passaggi tutti in verticale.

Da Fulignati a Vandeputte fino al bomber calabrese, il Modena sbaglia le uscite sul possessore e si fa infilare in una maniera che definire rivedibile appare un complimento. Si dice, di solito, che si dovrebbe imparare dagli errori. Ebbene, no. Perché al 25’ Zaro alza fin troppo il pressing su Iemmello che con un tacco delizioso (ma siamo ben prima della linea di centrocampo) libera il contropiede di Vandeputte in campo aperto: nessuno lo contrasta, nessuno abbandona la linea per attaccare la palla e il fantasista giallorosso arriva sino al limite e poi infila l’angolo alla destra di Seculin.

Dalla Montagnani si sentono i primi: "Tirate fuori i co...". Il peccato è enorme, i canarini alternano momenti di alti e bassi decisivi. E, come in una montagna russa, torna il momento di "up" che porta al gol di Tremolada che riapre i giochi. Al 34’ Fulignati si lascia sfuggire una presa semplice, Palumbo ribatte ed esulta ma Veroli salva sulla linea, così ecco il mancino di Tremolada a dare speranza. A proposito di mole di gioco creata, con poco successo, vi rimandiamo al minuto 54’. Azione ben costruita dai canarini, inserimento di Duca che davanti a Fulignati spreca calciando centrale e, per fortuna, dall’altra parte il contropiede di Iemmello che porterebbe al tris di Ambrosino viene fermato dal Var per fuorigioco.

Ma la fortuna aiuta gli audaci. Non il Modena. L’ennesima azione veloce e in verticale del Catanzaro al 69’ costruisce il gol di Iemmello che ammazza la squadra di Bianco. Santoro recrimina un fallo ad inizio azione ma è inutile. Pur provandoci, da qui in avanti è come scavalcare l’Everest. Ora tocca sperare che dal fine settimana della B non arrivino altre brutte notizie. Se mai servisse ancora dirlo, il Modena sta lottando per non retrocedere e così sarà.

Tabellino

MODENA-CATANZARO 1-3

Modena (3-4-2-1): Seculin; Ponsi, Zaro, Pergreffi; Santoro, Magnino (79’ Battistella), Palumbo, Cotali (62’ Corrado); Tremolada, Duca (78’ Manconi); Gliozzi (62’ Abiuso). A disp.: Gagno, Leonardi, Bozhanaj, Di Stefano, Mondele, Oukhadda, Riccio, Strizzolo.All.: Bianco.

Catanzaro (4-4-2): Fulignati; Situm, Antonini, Scognamillo, Veroli (93’ Miranda); D’Andrea (60’ Sounas), Pontisso (78’ Pompetti), Petriccione (60’ Ghion), Vandeputte; Iemmello, Ambrosino (78’ Biasci). A disp.: Sala, Brignola, Donnarumma, Krajnc, Oliveri, Verna, Stoppa. All.: Vivarini

Arbitro: Perenzoni di Rovereto

Reti: 16’ e 69’ Iemmello, 25’ Vandeputte, 34’ Tremolada

Note: ammoniti: Zaro, Santoro, Battistella Angoli: 8 a 4. Recupero: 1’ p.t., 6’ s.t. Spettatori: 15.170, incasso di 150.997 euro.

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