Pesaro, 5 gennaio 2020 - La Carpegna Prosciutto perde in casa contro Trieste per 76 a 82. Si spegne anche l'ultima fiammella, l'ultima speranza. Ed il finale di partita è stato ricco di contestazioni con l'addetto stampa Elio Giuliani che è andato a cercare di mediare con gli ultras sotto le tribune e poi il ds Stefano Cioppi è dovuto uscire dagli spogliatoi per andare a parlare sempre con i tifosi che stavano attendendo l'uscita dei giocatori per contestarli. Si chiude tra i fischi, tra le contestazioni tra gli "andate a casa", invito valido non solo per gli atleti della Vuelle ma anche per la dirigenza. "Meglio una serie B che vedere di questi spettacoli non dignitosi", hanno urlato dalla tribune.
Fine dei giochi anche se la matematica ancora non dà Pesaro per spacciata perché ha davanti ancora 16 partite. Ma a volte la matematica diventa un' opinione come nel caso della formazione pesarese, club che ha collezionato scudetti e coppe, Perché si è davanti ad una impresa impossibile. Cosa accade ora, nessuno lo sa. Ci sarà il rompete le fila? Possibile e quindi potrebbe diventare probabile la partenza di Chapman, l'ala pivot che contro Trieste non è scesa in campo perché infortunata, con destinazione il Paok di Salonicco. Per il resto si vedrà.
La gara? Il copione di tante altre partite finite male: match in equilibrio per 30 minuti poi, quando il neurone si è fermato, la formazione di Giancarlo Sacco non è più riuscita a tenere il passo degli avversari perdendo così il sedicesimo match consecutivo. Deludenti all'interno della formazione pesarese soprattutto due uomini: il play e il pivot e cioè Pusica e quindi Totè che è comunque giustificabile visto che arriva dalla seie A2. Male anche Williams che è stato coinvolto nel gioco solamente nel finale di gara.