GIORGIO GUIDELLI
Cronaca

Anche la montagna è spettacolo Le mille attività del Club Alpino

La sezione pesarese del Cai archivia una settimana verde piena di escursioni. E programma la stagione

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di Giorgio Guidelli

La montagna non è il dove. Ma il come. E quel ’come’ è lo spirito vivente della gloriosa sezione pesarese del Club Alpino Italiano. Che, anche nel periodo più tosto della storia, riesce a camminare sulle tracce della passione. E dell’intima voglia di ascesa. Sicché, nei giorni scorsi, è andata in scena la settimana verde della sezione Cai di Pesaro “Lino Liuti” a Bagni di Rabbi in Val di Rabbi. Sulle alte vie di una delle valli più icantate dell’arco alpino, praticamente a cavallo tra Trentino e Sudtirol, si sono incamminati quasi una quarantina di soci. Undici le escursioni di diverse difficoltà, pianificate tra cascate e laghi glaciali.

Due escursioni hanno raggiunto il rifugio Stella Alpina al lago Corvo (2.426 m.) e il rifugio Dorigoni (2.437 m.) nella valle di Saent. Un’uscita è stata organizzata al Passo del Tonale dove un gruppo di soci ha percorso il Sentiero dei Fiori, un sentiero di cresta, attrezzato dove necessario, anche con ponti sospesi. L’itinerario si sviluppa su un crinale di alta quota (intorno ai 3.000 metri) dove è passata la storia del nostro paese. L’itinerario ricalca infatti quello preparato dai militari italiani che qui avevano il fronte nella prima guerra mondiale. Passi di storia. All’odore di trincee e postazioni degli allora confini, che oggi riaffiorano in un senso di coscienza e consapevolezza. La settimana per creste non è altro che la punta dell’iceberg dell’attività della sezione pesarese del Cai che, da decenni, sensibilizza la città sulle terre alte. In pochi rimembrano peraltro l’album dei ricordi di questo Cai, che iniziò allo sci e allo scialpinismo centinaia di pesaresi. Erano i tempi dello sci Cai e delle ’gite’ sulle Alpi, coi volti ormai noti della città che sognavano il Cervino dietro la Palla del mare. E come dimenticare i primi arrampicatori e i pionieri della gola del Furlo, tra Diedro Dorico e contorni. Ma questo è storia. L’attualità parla di una sezione, coordinata dal presidente Antonio Mezzino, che conserva le tradizioni e vorrebbe fortemente aprire ai giovani. Dalla settimana verde alla mente proiettata, si spera, su settimane bianche con picca, bastoncini e ramponi sulla fascinosa neve marina del nostro Appennino.