Anticorpi monoclonali in arrivo Pesaro avvia la sperimentazione

L’Aifa ha autorizzato il progetto dell’azienda ospedaliera Marche Nord e quello di Torrette: già inviate 133 sacche per la cura dei pazienti anziani. Intanto in Consiglio regionale si consuma uno scontro feroce

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di Benedetta Iacomucci

e Anna Marchetti

Costano 2mila euro a fiala, ma abbattono del 70% le ospedalizzazioni. E calcolando che un giorno di ricovero costa circa 800 euro al giorno (con il covid si stima che la cifra sia raddoppiata) c’è più di un motivo per essere contenti. Durante il Consiglio regionale di ieri sono state annunciate importanti novità per le cure dei malati Covid, in un momento in cui gli ospedali regionali sono al collasso. "Arriveranno a breve nelle Marche gli anticorpi monoclonali, - ha annunciato il governatore Francesco Acquaroli - e potranno esser usati per le fasce più avanzate di età. C’è anche la richiesta di una fase sperimentale per fasce più giovani". "Sono due i progetti approvati dall’Aifa – ha aggiunto l’assessore Filippo Saltamartini –: uno dell’azienda ospedaliera Marche Nord e uno di Torrette cn lo Spallanzani. Aifa ci ha già consegnato 133 sacche per avviare le cure". I monoclonali sono farmaci che mettono a disposizione dell’organismo infettato una grande quantità di anticorpi già preconfezionati contro quella proteina “spike” che è il tramite del virus per penetrare nelle cellule. Se somministrate – via flebo e in ospedale – all’inizio della comparsa dei sintomi riducono del 70% i ricoveri. E consentono di seguire il paziente a casa, tramite la telemedicina. Una svolta per la terapia precoce ambulatoriale.

Ma nonostante la buona notizia ieri in consiglio si è consumato uno scontro feroce, con il Pd all’attacco della maggioranza. "Non avete gestito l’emergenza – ha incalzato Maurizio Mangialardi (Pd) –, vi è mancato il coraggio delle scelte, quello che avete combinato in provincia di Ancona non si racconta". Per l’assessore Stefano Aguzzi (FI) "il Pd droga il dibattito e disorienta l’opinione pubblica", mentre per il consigliere Nicola Baiocchi di FdI "il Pd getta solo fango". Lo scontro in aula si è tradotto nella presentazione di due distinte risoluzioni: quella del Pd per la costituzione di una cabina di regia politica per la gestione della pandemia e in particolare della campagna vaccinale (con una premessa, però, ritenuta irricevibile dal centrodestra). E quella della maggioranza, di segno opposto, in cui si ribadiscono i risultati ottenuti dalla giunta Acquaroli dal suo insediamento: potenziamento dei tamponi, screening di massa, aumento delle Usca, potenziamento delle terapie intensive da 155 a 233, accordi per i vaccini con i medici di base, sblocco dei premi ai sanitari. Ribadita la volontà di "redigere il nuovo Piano sanitario che abbandoni il sistema degli ospedali unici". Concetto ripetuto dall’assessore Francesco Baldelli che ha ricordato "il disastro della chiusura e del depotenziamento degli ospedali nascosto dietro il bluff degli ospedali unici". Ognuno è rimasto sulle proprie posizioni con la risoluzione del Pd respinta e quella del centrodestra approvata a maggioranza.