"Sono stato minacciato e mi hanno scaraventato una bicicletta addosso, per fortuna senza colpirmi". Lo denuncia Francesco Druda (foto), impiegato fanese di 47 anni che, venerdì pomeriggio, in corso Matteotti, all’altezza dell’edicola, aveva rimproverato un nordafricano, perché "scorrazzava tra la gente impennando la bici". L’uomo, che poco dopo l’episodio ha allertato i carabinieri, racconta di essere stato apostrofato con frasi ingiuriose da un ragazzo, dall’apparente età di 16 -17 anni, che non ha gradito l’invito alla prudenza, lungo una via molto frequentata, anche da mamme con i figlioletti nel passeggino. "Questo individuo – racconta Druda – poteva contare sull’appoggio di altri connazionali, che si sono radunati con fare minaccioso nei miei confronti". Un episodio ad alta tensione, quello raccontato, che si è consumato tra corso Matteotti dove Druda è stato attirato dai nordafricani per un chiarimento: "Ho detto loro di darsi una calmata e rispettare le regole civili, lo stesso giovane che avevo rimproverato inizialmente, mi ha scaraventato la bici addosso. Per fortuna ho fatto in tempo a schivarla". E’ da molto tempo che ci sono angherie ad opera di una baby-gang che imperversa per le vie del centro. Dagli schiamazzi alle bottiglie di birra fracassate contro le case, gli episodi raccontati dipingono uno scenario di paura come testimoniato dalla recente aggressione armata di un egiziano ad un tunisino.
Marco D’Errico