
Eric Lombardi, uno di quelli che combatte sempre, a prescindere dai risultati
Tutto in una notte, come nel famosa film di John Landis. Così come al termine di 40’ tirati il risultato di un match si decide nell’ultima azione, nello stesso modo dopo una maratona lunga 38 partite tutto si deciderà in una sola gara per ben 15 squadre su 20. Pazzesco, ma è così. Tre hanno già ricevuto il loro verdetto (Udine promossa, Piacenza retrocessa, Orzinuovi salva), due conoscono la posizione da cui inizieranno i playoff (Rimini seconda, Cantù terza) ma non l’avversario che dovranno affrontare. Pesaro oscilla ancora fra il 9° e il 13° posto e pensare che una sola partita possa spostarti di cinque posizioni descrive bene l’equilibrio esasperato che ha regnato in quest’A2 dalla formula inedita. Salgono anche i rimpianti, perché bastava aver vinto le due partite finite ai supplementari di Orzinuovi e Cremona per avere oggi tutt’altre prospettive. Ecco perché lo stato d’animo della truppa è pieno di rabbia per gli errori commessi, come racconta l’assistant coach Luca Pentucci.
"Nonostante qualche acciacco ci stiamo allenando bene, i ragazzi hanno un buon atteggiamento che speriamo possa essere poi tradotto in una prestazione all’altezza su un campo ostico come quello di Verona per cercare di portare a casa due punti importanti nell’ottica del miglior piazzamento possibile in chiave play-in. I ragazzi sono arrabbiati e vogliono finire bene la stagione". Verona è una squadra molto solida e aggressiva, allenata da un ottimo coach come Ramagli che conosciamo bene: "Vivono molto sull’estro del loro americano Copeland e sui loro due play Palumbo e Penna che rappresentano l’asse portante della squadra - così Pentucci descrive l’avversario -, oltre alla grande solidità apportata dall’altro americano Cannon e da giovani di qualità come Faggian, Bartoli e Virginio. Per vincere a Verona serviranno il giusto approccio e tanta aggressività, mettendo in campo la ‘tigna’ pesarese. Per noi dev’essere quasi come una finale, cercando di fare un colpo in trasferta, cosa che ci è riuscita soltanto cinque volte in questa annata. La Tezenis cercherà di riscattare la sconfitta di Vigevano e vincendo contro di noi sarebbero ai playoff: sarà una battaglia intensa e dovremo pareggiare la loro aggressività".
Dall’altra parte della barricata, coach Ramagli cerca di smorzare la tensione spostando il mirino su un altro tema: "Agganciare il treno playoff non ci darebbe secondo me un grande vantaggio in termini di posizionamento e non è una stelletta che ci metteremo alla camicia, bensì - sottolinea - ci darebbe due settimane di tempo per provare a migliorare e recuperare qualche situazione fisica complicata. Avere la possibilità di giocare dopo due settimane potrebbe darci questo vantaggio. Rubare del tempo è l’aspetto che più ci può servire per presentarci alla post-season nel miglior modo possibile e per cercare di allungarla il più possibile".
Elisabetta Ferri