Botte alla ragazza e ai carabinieri: ora chiede scusa

"Ho strattonato i carabinieri perché ho avuto paura che i medici facessero un Tso alla mia ragazza e che me la portassero via, per questo ho reagito in quel modo. Ma ho sbagliato e chiedo scusa". Si è giustificato così, ieri mattina, davanti al giudice, il 35enne pesarese che l’altra sera, in preda ai fumi dell’alcol, ha dato in escandescenze, insieme alla fidanzata, prima in via Castelfidardo, svegliando i residenti, e poi al pronto soccorso, scagliandosi contro i militari, i quali alla fine lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e minacce.

Dopo aver convalidato l’arresto, il 35enne è tornato in libertà. Il suo difensore, l’avvocato Alessandra Rossi, ha chiesto la messa alla prova ovvero di impegnarlo in lavori socialmente utili. Il gip Antonella Marrone ha concesso un termine per l’individuazione dell’ente e del programma da svolgere e, se, tra qualche mese la verifica della map avrà esito positivo, il reato sarà dichiarato estinto. Erano le 3 dell’altra notte quando il 35enne e la fidanzata pesarese di 28 anni, dopo aver bevuto diversi drink, hanno svegliato a suon di grida mezzo quartiere. La ragazza aveva il volto insanguinato, forse per una caduta. Il 118, arrivato insieme ai carabinieri, l’ha portata al pronto soccorso. E qui il fidanzato è andato via di testa. Ha cominciato a insultare e a strattonare i militari che lo hanno ammanettato.