Burioni torna a Che tempo che fa, ottimista per il vaccino anti Covid

Il virologo in tv commenta il recente annuncio della Pfizer: "La più grande impresa che, se sarà coronata dal successo, la scienza e l'uomo abbiano mai fatto"

Roberto Burioni (ImagoEconomica)

Roberto Burioni (ImagoEconomica)

Pesaro, 16 novembre 2020 - Il virologo Roberto Burioni torna in tv da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” per commentare i numeri sulla pandemia da Coronavirus in Italia. "I dati purtroppo ancora non sono particolarmente buoni - ammette l'immunologo -. C’è una diffusione molto ampia del virus e ci sono molti ricoveri in terapia intensiva. Dobbiamo avere pazienza, perché come sappiamo i casi che vediamo oggi risalgono a contagi di settimane fa”.

Burioni pone l’attenzione "sulle conseguenze negative a cui porta il panico. Se una persona fosse su un cornicione al quinto piano di un palazzo e si facesse prendere dal panico sarebbe un guaio - le parole del professore -.  Allo stesso tempo, non possiamo salvargli la vita dicendo di stare tranquillo, perché la forza di gravità non esiste. Per tutta l'estate abbiamo sentito dire come il virus fosse mutato o che fosse più buono. Questo è stato come dire a quella persona sul cornicione che la forza di gravità non esiste. Dobbiamo spiegare i pericoli ai cittadini in modo che si possano comportare in maniera responsabile”.

Poi i riflettori si accendono sul tema del vaccino contro il Covid e il virologo ricorda le buone notizie arrivate in merito dall'azienda statunitense Pzifer: “ Ora ci sono dei dati che arrivano dall'amministratore delegato della Pfizer - entra nel dettaglio Burioni - che se dicesse bugie finirebbe in galera; anche Fauci ha avuto parole di grande entusiasmo. Questa è la più grande impresa che, se sarà coronata dal successo, la scienza e l'uomo abbiano mai fatto. Siamo in un mondo nuovo in senso positivo. Io so da colleghi statunitensi che stanno programmando di cominciare la vaccinazione dei sanitari il 15 dicembre. Lo stanno programmando, poi se arrivano cose inaspettate, si fermeranno. Ma loro sono pronti", ha continuato il virologo parlando di “un immenso sospiro di sollievo e di una luce in fondo al tunnel”. Lo scienziato ha spiegato anche come funziona il vaccino e come la Pfizer abbia potuto dire che la sua efficacia si attesta attorno al 90%. “Sono state prese 40mila persone - spiega -, divise a caso in due gruppi che sono stati trattati in maniera diversa. Un gruppo è stato vaccinato, all'altro è stato somministrato un placebo. Nessuno sapeva di aver ricevuto il vaccino o meno: ognuno ha continuato a fare la propria vita, ma 94 persone si sono infettate. Era importante capire se queste persone erano state vaccinate o no. E' successa una cosa clamorosa: quasi tutte le persone infettate non erano state vaccinate e la Pfizer ha potuto dire che l'efficacia è attorno al 90%. Lo studio deve concludersi, ma finalmente possiamo dire che abbiamo un vaccino che funziona”. Sulla sua conservazione a -70 gradi: “Non è come andare su Marte, è qualcosa che si può fare. Sarebbe un peccato se non ci si potesse vaccinare per carenza di organizzazione”.

 “Non sappiamo quanto sia efficace questo vaccino negli anziani - ha concluso Burioni -. I primi da vaccinare sono i sanitari e le altre persone esposte professionalmente al contagio. Se il vaccino non funziona sugli anziani, dovremo vaccinare tutti gli altri per evitare la circolazione del virus”.