Dengue, Burioni: “Grave un caso su 20, subito lotta alla zanzara tigre”

Il virologo lancia l’allarme dopo i casi scoperti in Italia: “Bisogna agire con la massima energia per evitare di trovarci nei guai nei mesi estivi”

Una zanzara tigre e il virologo Burioni

Una zanzara tigre e il virologo Burioni

Pesaro, 2 aprile 2024 - Mentre in Sudamerica l'epidemia di febbre Dengue è arrivata a 3 milioni di casi, in Italia per ora si è fermi a quattro: uno a Pesaro, due in Lombardia e uno a Genova. Ma il virologo Roberto Burioni lancia l'allarme fin d'ora: "E' grave un caso su 20, bisogna incrementare la lotta alla zanzara tigre".

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Burioni: subito lotta alla zanzara tigre

Per Burioni insomma bisogna agire "con la massima energia", per prevenire la proliferazione della maledetta zanzara possibile vettore del virus Dengue. E' il solo modo "per evitare di trovarci nei guai nei mesi estivi", alle prese con un'infezione che rischia di diventare endemica anche in Italia. Il fatto è che, se al momento si tratta di contagi importati, la memoria corre all'anno scorso quando nella Penisola sono stati 82 (su un totale di 362) i casi autoctoni registrati dall'Istituto superiore di sanità. Numeri ai quali va aggiunto un sommerso difficile da quantificare, visto che l'infezione non sempre dà sintomi e quando li dà non gravi non è detto che venga riconosciuta. "In Brasile e in altri Paesi la situazione è gravissima - ricorda Burioni - per cui possiamo aspettarci che delle persone infettate arrivino in Italia. E' successo già nella mia Pesaro - sottolinea il professore di microbiologia e virologia dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, originario della città marchigiana - dove il sindaco Ricci ha giustamente vietato una processione del venerdì santo".

"Grave un caso su 20, e non ci sono terapie"

"In Italia un vettore" in grado di trasmettere la Dengue, "la zanzara tigre c'è già - sottolinea Burioni - e quindi, se il numero di persone infette che arrivano è alto e il numero di zanzare è alto, si può innescare una trasmissione locale che potrebbe costituire un grande problema - avverte il docente - perché la malattia in un caso su 20 è grave". Per la Dengue, evidenzia Burioni, "non abbiamo una terapia specifica e il vaccino, appena approvato, è ancora di utilità limitata. Dunque il problema dipende da due fattori. Il primo è l'andamento dell'epidemia nei Paesi ora interessati: se le cose rimangono gravi, persone infettate continueranno ad arrivare e su questo possiamo fare poco anche perché il 50% dei casi è asintomatico". Ma "il secondo fattore è il numero di zanzare tigre presenti in Italia" e "su questo possiamo intervenire: dobbiamo farlo fin d'ora, con la massima energia - esorta il virologo - per evitare di trovarci nei guai nei mesi estivi".

Come si trasmette la Dengue

"Ricordiamo che la malattia si trasmette solo attraverso la puntura della zanzara" e che questa, "dopo che ha punto una persona infetta, rimane infettiva per tutta la sua vita, più o meno un mese - chiosa Burioni - potendo infettare tutte le persone che punge".