Facciate mai rifatte, crediti riscossi Sequestrati 212mila euro a una ditta

Indagini della Finanza di Trieste, denunciato titolare della società pesarese. Altre perquisizioni in tutta Italia

Facciate mai rifatte, crediti riscossi  Sequestrati 212mila euro a una ditta

Facciate mai rifatte, crediti riscossi Sequestrati 212mila euro a una ditta

Una società edilizia con domicilio a Pesaro è stata posta sott’inchiesta per truffa dalla procura di Trieste per un presunto raggiro col "bonus facciate", un tipo di agevolazione che consentiva di recuperare il 90 per cento delle spese e non prevedeva che il lavoro eseguito fosse asseverato come per il superbonus da una serie di professionisti. In questo caso, un ingegnere attestava solamente l’inizio e la fine dei lavori. Tre le persone indagate. Si legge in una nota delle Fiamme gialle: "Una connessione tra Trieste, Pesaro-Urbino e Milano, per ottenere fraudolentemente crediti fiscali tramite il bonus facciata, fatturando lavori mai eseguiti. E’ quanto ha scoperto la Guardia di finanza di Trieste che ha eseguito un sequestro preventivo di 212mila euro, pari ai crediti fiscali ottenuti, ad una società di Pesaro impegnata nei lavori di completo rifacimento delle facciate di due immobili residenziali di pregio a Trieste. Lavori di rifacimento i cui progressi e il completamento sono stati documentati e attestati da un ingegnere milanese iscritto all’Albo degli ingegneri. Il problema è che i lavori non erano mai iniziati ma apparivano completati stando alla documentazione cartacea.

Le perquisizioni della Finanza eseguite a Trieste, Pesaro e Milano hanno confermato il quadro indiziario contro tre persone. Queste sono state denunciate all’autorità giudiziaria. Si tratta del titolare della società di Pesaro, il cui nome non è stato reso noto, l’amministratore di fatto di una società edile triestina che in qualità di sub-appaltatrice aveva fatturato opere mai eseguite, e l’ingegnere di Milano che si era prestato al rilascio di falsa documentazione. Tutti e tre sono indagati per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche", conclude la nota. Non è chiaro a quando risalgano i lavori che sono stati fittiziamente portati in detrazione, ma probabilmente si riferiscono al 2019.

La mancanza di controlli, che la stessa legge non prevedeva, durante l’esecuzione dei lavori col bonus facciate al 90 per cento è stata l’occasione per ditte e professionisti senza scrupoli di far apparire una serie di lavorazioni come effettuate quando in realtà non lo erano affatto. Non a caso, il report della finanza parla di truffe attraverso i bonus edilizi attribuendoli per la quasi totalità al ’bonus facciate’

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