Geloso della moglie, minaccia il cognato: ’Sei morto’

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Venti telefonate al giorno. Per dirgli sempre le stesse cose: "Ti ammazzerò, sei un morto che cammina, ti sparo alle gambe, ti incendio la casa". Minacce dirette al cognato, marito della sorella, perché pensava che fosse l’amante di sua moglie. Per quelle minacce si trova ora a processo a Pesaro un 50enne originario della Campania. La vittima, un pesarese, costituito parte civile con l’avvocato Silvia Pantanelli, ieri ha ripercorso tutti gli episodi e depositato una chiavetta con le registrazioni delle telefonate minatorie.

Secondo quanto riferito dal denunciante, all’inizio i rapporti tra i due cognati erano ottimi. Tanto che il pesarese avrebbe prestato all’imputato circa 15mila euro per aiutarlo a far fronte a un periodo di difficoltà economiche. A giugno 2020, poi, lo avrebbe anche ospitato, insieme con la moglie, nella loro casa a Pesaro. Ed è in questo frangente che il 50enne si sarebbe convinto che il cognato aveva allacciato una relazione con sua moglie. Una convinzione che è diventata un tarlo, giorno dopo giorno. Fino a quando non sono cominciate quelle telefonate dal tenore inequivocabile. Da numeri diversi per non farsi riconoscere. E fino ad arrivare a una media di venti chiamate al giorno: "Ti porterò il conto, non mi sono dimenticato di te, il Covid ti ha salvato" oppure "Mi sei andato a denunciare? Ricordati che sei un uomo morto, l’ho giurato sui miei figli, se mi dai l’indirizzo vengo e ammazzo, dò fuoco alla tua casa, ti faccio piangere e poi ti ammazzo".

Minacce che vanno avanti per mesi, fino al 15 marzo 2021, giorno in cui il pesarese decide di presentarsi alle forze dell’ordine per fare denuncia. Il cognato viene condannato con decreto penale, a cui si oppone facendo aprire il processo nel quale si trovano di nuovo uno di fronte all’altro. Alla prossima udienza, discussione e poi sentenza.

e. ros.