REDAZIONE PESARO

I presidenti dei seggi: "Su di noi accuse infamanti"

"Sono state fatte affermazioni di una gravità estrema, c’è una vera e propria diffamazione"

I presidenti dei seggi: "Su di noi accuse infamanti"

I presidenti dei seggi elettorali 7, 10 e 11 rispondo, dopo le dichiarazioni di Gianluca Carrabs che parlava di lottizzazioni nelle sedi di voto a Urbino. Articolo pubblicato su queste pagine la scorsa settimana.

"Preliminarmente, e per non alimentare sciocche chiacchiere da bar, si sottolinea che le nomine del presidenti sono state effettuate dalla Corte di Appello di Ancona, la quale procede alle stesse, attingendo da una lista di persone selezionate, senza legami e connivenze politiche di partito – dicono in maniera unanime i presidenti dei seggi 7, 10 e 11 in una nota inviata al Carlino –. In particolare, per quello che è accaduto nella sezione 7, il presidente intende specificare quanto segue: nonostante tutti sapessero che il presidente non era presente al momento dello spiacevole accaduto, in quanto si trovava in pausa pranzo, lo stesso, è stato tirato in ballo direttamente, al solo fine di mettere in dubbio la buona fede dell’intero corpo presidenti di sezione. Pertanto, le accuse rivolte, per di più a Pubblici ufficiali, che svolgono una funzione civica, con correttezza ed onestà ed al meglio delle proprie competenze, appaiono di una gravità estrema, ed integrano la diffamazione a mezzo stampa. Sussistono inoltre illazioni, gettate per screditare a chi assicura la legalità, con dedizione e professionalità e senza fine alcuno. Per di più si legge, che sia stato effettuato uno screening di amicizie e parentele dei Presidenti nominati, per stabilire, eventuali legami politici con alcune coalizioni. I sottoscritti presidenti, invitano chi ha proferito queste accuse, a calmare gli animi, poiché, in taluni casi, durante le operazioni di scrutinio e di voto, i componenti di seggio, hanno anche subito epiteti e minacce verbali, che hanno solo complicato le operazioni. I presidenti, fanno notare che la decisione più giusta, dopo queste infamanti accuse, sarebbe quella di dimettersi, ma per etica e senso civico saranno ai loro posti malgrado tutto", concludono i presidenti nella nota inviata al Carlino.

fra. pier.