"La mobilità passiva è eredità della sinistra al governo regionale"

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"Il Pd di Pesaro, nella sua voglia di strafare e inseguire l’effimero, scivola molto spesso verso la drammatizzazione terroristica che, però, alla lunga diventa ridicola". Carlo Ciccioli, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, replica alle recenti bordate a lui destinate dal sindaco Matteo Ricci e da Luca Ceriscioli, già presidente della Regione Marche. Entrambi, con parole diverse, lo inviduano quale "assessore ombra" alla salute regionale. "In passato la sinistra – osserva in una nota Ciccioli – nella spasmodica promozione del proprio castello pesarese, ha dato vita addirittura a due aziende, Marche Nord e Area Vasta 1 che si sono rivelate due debolezze: ospedaliera e territoriale, nessuna sufficientemente strutturata. Il bluff è fallito con risultati devastanti per i pesaresi che, in massa, sono fuggiti verso la Romagna: su 114.028.858 euro di valore medio annuo della mobilità passiva tra il 2017 e il 2021 nelle Marche, Area Vasta 1 pesa per 39.744.193 euro, pari cioè al 34,87%, cioè più di un terzo della mobilità passiva regionale. Occorreva un cambio di rotta e, coerentemente con quanto promesso in campagna elettorale, lo abbiamo proposto, riscontrando molti apprezzamenti, anche da ambienti di sinistra. Vorrei tranquillizzare sia Ricci che Ceriscioli: magari le decisioni le prendessi solo io. Invece, siamo una squadra che pensa al benessere dei marchigiani. Il discorso è astruso per Ricci e Ceriscioli. Comprendiamo talmente da decidere, collegialmente, di chiamare la loro AST, Marche nord, per aiutarli in questa fase di distacco dal potere". Ciccioli respinge le accuse di campanilismo. "L’ospedale Torrette diventerà Azienda ospedaliera universitaria delle Marche, ospedale di 2° livello – dice –: si potranno spostare molte attività e servizi per il territorio di Ancona al nuovo ospedale dell’Aspio, liberando l’Umberto I di attività da ospedale di 1° livello.

Ancona tiene così tanto alle etichette da chiamare l’Università, Politecnica delle Marche e non Università di Ancona, a testimonianza che si tratta di un polo tecnico-scientifico per l’intera Regione. Sul piano sentimentale – conclude il consigliere – sono un marchigiano doc, senza campanili avendo radici familiari nel maceratese, nel fermano e nel pesarese".