
Simone Piovaticci, infermiere del San Salvatore, maratoneta e ciclista
Pesaro, 25 aprile 2025 – Sconcerto, dolore, incredulità. Sono i sentimenti che si respiravano ieri all’ospedale San Salvatore, tra i reparti del pronto soccorso, di rianimazione e la postazione del 118, ambienti dove conoscevano molto bene Simone Piovaticci. L’infermiere è stato trovato senza vita nella sua abitazione a Sant’Angelo in Lizzola. E’ deceduto la sera del 23 aprile. Ieri avrebbe compiuto 59 anni.
Una tragedia che ha gettato nello sconforto gli amici e i colleghi, che hanno avuto modo di apprezzare negli anni le sue doti umane e professionali. "Era arrivato poco prima di me al pronto soccorso, poi al 118 e alla centrale operativa – racconta Nicoletta, sua ex collega – è una notizia che ci sconvolge, Simone si era sempre fatto apprezzare sul lavoro, una persona seria e riservata, un grande sportivo". Un atleta capace di cimentarsi in varie discipline impegnative come il podismo e il ciclismo. Un appassionato che si era fatto apprezzare anche per la sua energia e per il suo impegno tanto nelle maratone, quanto sulle due ruote: "Passava a volte qua da noi per la manutenzione della sua bicicletta", dicono nel negozio con annessa officina "Pesaro bici", in via XXIV maggio, dove Simone ogni tanto si recava prima di cimentarsi nell’altra sua grande passione, il ciclismo.
Ma è come professionista, come infermiere specializzato, che Piovaticci si era fatto apprezzare: "Siamo sconvolti – dicono alcuni colleghi che hanno lavorato con lui all’ospedale San Salvatore – Simone era una persona seria e capace, negli anni aveva svolto varie mansioni come infermiere, ma sempre raccogliendo consensi e stima da parte di tutti. Non era presente sui social, una persona riservata che pensava a lavorare, alla famiglia e a fare sport, mantenendo buoni rapporti con tutti, sempre con un contegno e una dignità da gran persona. E’ una notizia terribile che ci lascia senza fiato". Ancora da definire la data del funerale che dovrebbero svolgersi nella chiesa di San Paolo, la sua parrocchia, alla Tombaccia. Lascia la moglie e due figli.