La variante di Gimarra? Eliminata dai consiglieri, ma resta nel Prg

Bocciare le controdeduzioni non porta all’eliminazione della previsione. Episodio analogo a quanto avvenuto per l’ex zuccherificio

Ancora caos in consiglio comunale. Pur non essendoci più i 20 milioni di euro per realizzarla, la contestata strada di Gimarra rimane nel nuovo Prg. E questo nonostante il consiglio comunale, nella seduta di giovedì sera, si sia espresso politicamente in senso contrario. I consiglieri hanno infatti bocciato i pareri dell’Ufficio urbanistica contro l’accoglimento delle sei osservazioni con le quali i cittadini chiedevano di eliminare dal Prg la previsione dell’ultimo tratto dell’ interquartieri. Ma la votazione del consiglio, che si è espresso sulle controdeduzioni (i pareri dell’ufficio urbanistica), non comporta automaticamente l’accoglimento delle osservazioni, come ha spiegato il segretario generale. Con la strada di Gimarra si è riproposto lo stesso problema già sollevato, nella precedente seduta, sulle osservazione al Prg contrarie al polo logistico alimentare all’ex zuccherificio. Tanto che l’opposizione (M5S, Fd’I, Lega) e alcuni consiglieri di maggioranza (Stefano Marchegiani-Azione e Agnese Giacomoni-Pd), nel timore di eventuali ricorsi al Tar, si sono rivolti al Prefetto per avere un suo parere. "Che fine faranno le osservazioni sulla variante Gimarra – è l’interrogativo posto giovedì sera dalla capogruppo di Fratelli d’Italia Lucia Tarsi – continuiamo a non avere una risposta dal sindaco e dagli uffici". "Gli uffici – ha insistito il capogruppo della Lega, Gianluca Ilari – come interpreteranno queste votazioni?" "Le osservazioni sono approvate o no? – ha incalzato il consigliere di M5S Francesco Panaroni – perché se il consiglio non può esercita le sue prerogative cosa votiamo a fare?".

Panaroni ha ricostruito la storia della variante Gimarra e la perdita dei 20 milioni di euro: "Concludere l’interquartieri era considerato sbagliato e peggiorativo del traffico cittadino anche nel volantino elettorale del sindaco Seri e, l’impegno a non realizzarla, era stato confermato nella delibera di mandato a Seri, approvata dai consiglieri comunali. Gli stessi consiglieri che, qualche tempo dopo, hanno votato l’esatto contrario, esprimendosi a favore della variante Gimarra". Panaroni ha ricordato la mobilitazione popolare contro la variante: "Mai vista dal dopoguerra ad oggi, con la partecipazione di oltre 6 mila cittadini, di tutte le associazioni ambientaliste e naturalistiche, di ex sindaci ed ex assessori all’urbanistica e di personalità della cultura. La giunta ha voluto andare avanti lo stesso fino a perdere i 20 milioni di euro".

Anna Marchetti