Lo Stellone-guida c’è. Ecco le sue traiettorie

Trascorsa la settimana dei festeggiamenti per la salvezza che vale una promozione, alla Vis si comincia a guardare al domani....

Lo Stellone-guida c’è. Ecco le sue traiettorie

Lo Stellone-guida c’è. Ecco le sue traiettorie

Trascorsa la settimana dei festeggiamenti per la salvezza che vale una promozione, alla Vis si comincia a guardare al domani. Con calma, tempi doverosamente dilatati per la necessità di staccare dopo la concitazione dei playout; e perché c’è voglia di dare continuità al progetto che conduce alla settima stagione di fila in Serie C, sesta della gestione Bosco.

Non ci saranno stravolgimenti, ma tante riconferme. A partire da quella più importante: Roberto Stellone. Il mister che s’è presentato con il sorriso in un finale drammatico della stagione, ha trasmesso mentalità, metodo e coraggio. E rimesso la chiesa al centro del villaggio: tre vittorie su tre al Benelli, l’ultima in quel delirio di cui si avvertono ancora gli echi. Abbiamo l’allenatore, è la frase ricorrente in società.

E sta a significare che lo si considera una figura chiave e che ci si è portati avanti col lavoro. Il tecnico romano ha già tratteggiato la sua idea di squadra ed è intenzionato a mantenere l’ossatura dell’ultima, convinto che ci sia buon materiale nell’organico attuale. Stando ai giocatori sotto contratto, la Vis avrebbe già un undici (abbondante) da cui da cui ripartire. Ceccacci, Zagnoni, Tonucci, Gian Marco Neri, Di Paola, Obi, Loru, Nina, Pucciarelli, Nicastro e Molina. In pratica una conferma generale.

Poi ci sono i rientri di Zoia dalla retrocessa Ternana (saltato l’obbligo di riscatto) e quello di Cannavò dal Lumezzane se la società lombarda, fresca di nuova dirigenza, non eserciterà il diritto di riscatto. L’attaccante siciliano non dispiace a Stellone, che ha espresso gradimento anche per Nina, benché non più under, considerandolo una sorta di jolly a centrocampo. Magari non tutti alla fine resteranno, alla luce di possibili sviluppi di mercato; ma la base è quella. Altri giocatori over, di rientro dai prestiti, sono invece da considerare fuori dal progetto: il portiere Farroni, Cusumano e Marcandella saranno destinati altrove.

Non rivedremo invece la gran parte dei dieci prestiti arrivati dalle società maggiori. La Vis avrebbe voluto rinnovare con il Venezia quello per il portiere Filippo Neri, ma l’infortunio al ginocchio capitato al ragazzo nella decisiva gara di ritorno contro la Recanatese (schianto sul palo) fa temere un lungo stop: si teme la lesione del crociato.

Fatte queste premesse, si possono intuire le future linee di mercato: un over per reparto e una nutrita schiera di under, compresi quelli di proprietà di rientro dai prestiti in Serie D o promossi dalle giovanili. Occhio anche alle caratteristiche: centrocampisti di gamba e di inserimento ed esterni a tutta fascia sono state le figure carenti della stagione appena trascorsa. ‘Non voglio più soffrire così’, ha detto patron Bosco ai suoi uomini di fiducia all’indomani di Vis-Recanatese, manifestando la volontà di fare tutto il possibile per migliorarsi. Lo impone anche il campionato, che si annuncia ancor più competitivo: una big se n’è andata (Cesena), due scendono dalla B (Ascoli e Ternana). Chi ha deluso (Perugia, Pescara, Spal, Entella) tornerà alla carica, così come chi non ha corrisposto alle attese dei playoff. L’incidenza dei derby anche stavolta sarà notevole. Con richiami alla storia: Vis, Ascoli e Ancona avevano militato insieme in Serie C solo negli anni Sessanta, l’ultima volta nella stagione ’69-70. Si ritrovano dopo una vita. Ci sarà da divertirsi.