REDAZIONE PESARO

L’omaggio di Orciano a Gio’ Pomodoro

Domani sera si inaugura una mostra sullo scultore che ha segnato, anche come orafo, incisore e scenografo, la scena culturale del ’900

Un evento espositivo unico e di grandissimo valore. Orciano si appresta a celebrare il suo figlio più illustre: Gio’ Pomodoro, nato nel municipio oggi appartenente al Comune di Terre Roveresche il 17 novembre 1930 e morto a Milano il 21 dicembre 2002. Scultore, orafo, incisore e scenografo, viene considerato uno fra i più importanti scultori astratti del panorama internazionale del XX secolo. Era il fratello minore dell’artista Arnaldo Pomodoro, oggi 95enne.

Grazie al lavoro dell’associazione “Officina degli artisti“ guidata da Carlo Ceccarelli, con la sinergia dell’“Accademia dei Tenebrosi“ e il sostegno dell’assessore alla cultura di Terre Roveresche Claudio Patregnani, da domani sera (inaugurazione alle 21,15) fino al 3 ottobre, all’auditorium Santa Caterina, si terrà la mostra “Gio’ Pomodoro, luoghi per l’incontro e la sosta della gente“, al cui allestimento ha contribuito in maniera fondamentale il figlio dell’artista, Bruto, che sarà presente al taglio del nastro.

"Una mostra su Gio’ Pomodoro – evidenziano Ceccarelli e Patregnani – è un atto doveroso nei confronti di un artista che ha voluto lasciare un segno tangibile del suo amore per il paese che gli ha dato i natali, progettando una piazza panoramica esattamente nel luogo del centro storico dove sorgeva la casa in cui nacque e visse gli anni della prima giovinezza, e nella quale oggi troneggia la scultura in pietra di Trani “Il solo deposto“ che Pomodoro realizzò proprio per il suo paese, a completamento del progetto".

Piazza inaugurata nel 2004, a distanza di un anno e mezzo dalla scomparsa dell’artista. "La rassegna aggiungono il presidente dell’“Officina degli Artisti“ e l’assessore – racconta la sua vita, il suo percorso artistico, la sua arte come funzione sociale (le piazze da lui realizzate diventano “luoghi per l’incontro e la sosta della gente“), attraverso foto e pannelli descrittivi, a cui si aggiungono bozzetti, disegni, acqueforti e calcografie originali create dalla mano di Gio’ e, in più, una scultura in bronzo di quasi un metro di altezza fatta dall’autore nel 1986 come modello per l’omonima opera monumentale progettata e realizzata per l’azienda Torno di Milano".

Sia questa scultura che le opere pittoriche e calcografiche che saranno esposte ad Orciano provengono dalla residenza dei Pomodoro a Querceta, in provincia di Lucca. "Testimonianze straordinarie – concludono Ceccarelli e Patregnani – che creeranno un percorso suggestivo per scoprire l’anima nascosta di Gio’, la novità della sua arte e apprezzare la sua genialità".

Sandro Franceschetti