Marche Multiservizi Assemblea straordinaria per fare retromarcia sugli aumenti d’oro

Pierotti chiede al cda di convocare nuovamente i soci e annullare tutto. Ieri ha incontrato Ricci e anche Tiviroli: "Mi ha rimproverato".

Marche Multiservizi  Assemblea straordinaria  per fare retromarcia  sugli aumenti d’oro

Marche Multiservizi Assemblea straordinaria per fare retromarcia sugli aumenti d’oro

Ieri pomeriggio Andrea Pierotti e Mauro Tiviroli si sono rivisti e parlati per la prima volta dopo la bufera sui maxi aumenti dei compensi di Marche Multiservizi. Il presidente dell’azienda era in città per vedere il sindaco Matteo Ricci e ha incontrato anche l’amministratore delegato.

"Se mi ha rimproverato? Beh, certo", ci scherza su Pierotti, che ha contribuito a mandare tutto all’aria quando ormai nessuno aveva più dubbi che l’operazioni stipendi fosse andata in porto senza alcun problemi: come bere un bicchiere d’acqua naturale. E invece è andata a tutti di traverso dopo il nostro primo servizio del 26 aprile. Proprio in quelle pagine, Pierotti rivelava i suoi tormenti per il fatto che anche la sua indennità era aumentata del 57%. E da lì è partita la valanga che sta travolgendo ogni cosa. Ora gli amministratori, almeno la stragrande maggioranza, sono pronti ad azzerare tutto, esclusi quelli che si sono dimostrati i colonnelli di Tiviroli: Giuseppe Paolini, presidente della Provincia, e Maurizio Gambini, sindaco di Urbino. Ma se quasi tutti sono d’accordo sulla necessità della retromarcia, ora si discute su come vada fatta.

Pierotti ha già mosso il primo passo in vista della riunione del cda dell’8 maggio: farà inserire nell’ordine del giorno la convocazione di un’assemblea straordinaria dei soci nel corso della quale dovrà essere votata la proposta di annullamento degli aumenti approvati la scorsa settimana. Insomma, si proporrà di votare l’esatto contrario: l’altra volta hanno detto tutti sì alla moltiplicazione dei compensi, tranne l’assessore di Montelebbate Pierluigi Ferraro, che si è astenuto. La prossima volta sarà un’altra storia. A meno che non si arrivi a una mediazione: una proposta su aumenti più contenuti rispetto a quelli astronomici finiti nell’occhio del ciclone.

Pierotti ha avuto rassicurazioni dal sindaco Matteo Ricci: "Mi ha detto che dobbiamo trovare un accordo nell’interesse di tutti – racconta – e anche io ritengo che serva ritrovare serenità. Anche perché noto che purtroppo c’è sempre un certo disagio, da parte degli amministratori pubblici, nel corso delle assemblee dei soci di Marche Multiservizi". Ricci in tutta questa storia ha un ruolo chiave perché il Comune di Pesaro è l’azionista pubblico di maggioranza relativa, avendo il 25,5% di quote di Marche Multiservizi, seguito dalla Provincia che controlla l’8,6% e da Urbino con il 3,9%. Ed è chiaro che Pesaro ha avuto un ruolo decisivo anche nel voto finito nella bufera. Poi, però, di fronte alla marea montante di polemiche, Ricci (che non era personalmente in assemblea) è stato il primo a disconoscere la bontà di quel voto e ora deve essere il primo a indicare la nuova strada.

Roberto Fiaccarini