Matrimonio tra arte e tecnologia. Twin Color: la foresta misteriosa che prenderà vita nella Sonosfera

È uno dei progetti-simbolo di Pesaro 2024: questa sera al Teatro Sperimentale sarà in parte svelato. E poi si potrà ammirare nella Sonosfera da lunedì: "Un paesaggio sonoro ed immaginifico".

Matrimonio tra arte e tecnologia. Twin Color: la foresta misteriosa che prenderà vita nella  Sonosfera

Matrimonio tra arte e tecnologia. Twin Color: la foresta misteriosa che prenderà vita nella Sonosfera

Il rapporto fra arte e tecnologia è uno dei nodi centrali su cui fa perno Pesaro 2024 nel suo anno di capitale italiana della cultura. E questa sera al Teatro Sperimentale (ore 21) conosceremo la prima parte di uno dei suoi progetti più iconici e rappresentativi, Twin Color, che proseguirà poi con l’installazione in Sonosfera dal 27 maggio al 9 giugno. "Si tratta di un’anteprima nazionale e ci piace che sia un progetto del genere a salutare il ritorno a Pesaro di Sonosfera" gongola il vice sindaco del Comune di Pesaro, Daniele Vimini. Il programma culturale di questo irripetibile anno è molto denso, ma ci sono dei picchi da non perdere, come sottolinea il direttore artistico di Pesaro 2024, Agostino Riitano: "Grazie agli artisti che hanno colto la sfida di creare una composizione originale per un luogo unico al mondo, la Sonofera appunto. Murcof e Simon Geilfus sono perfetti per noi, perché la loro carriera è stata sempre caratterizzata dalla sperimentazione".

Il primo, che arriva dal Messico, ha creato un ponte fra musica classica ed elettronica; il secondo, nato a Bruxelles, ha sperimentato la scomposizione delle immagini. "L’oggetto del loro lavoro è un paesaggio sonoro ed immaginifico, una foresta virtuale dove accadrano dei fenomeni misteriosi" spiega ancora Riitano. ‘Twin Color’ è una sorta di racconto audiovisivo di quello che succede in una non precisata foresta dell’Europa Occidentale in un giorno di inizio autunno, partendo dal pomeriggio fino ad inoltrarsi nella notte buia.

Co-prodotto dall’Ircam - l’Istituto per la ricerca e la coordinazione acustica/musicale del Centre Pompidou di Parigi - dove ha debuttato lo scorso dicembre, Twin Colors è stato un lungo processo, come racconta Murcof (nome d’arte del compositore e musicista messicano Fernando Corona), uno dei protagonisti di punta dell’elettronica contemporanea: "Siamo partiti 15 anni fa dal mondo dei videogames, sperimentando una nuova musica da collegare a quest’universo che si apriva davanti a noi...". Mentre Simon Geilfus, uno dei visual designer più innovativi della scena internazionale, sottolinea: "E’ sia una sfida tecnologica, perché usa software personalizzati, ma anche concettuale perché diversa da un film, dove la telecamera sceglie un’immagine fissa: qui invece l’opportunità sarà quella di immergersi a 360°, a tutto tondo fra musica e visual". Orgoglioso David Monacchi, il papà di Sonosfera "che si conferma uno strumento duttile dal punto di vista espressivo".

Elisabetta Ferri