Pesaro, i cani sporcano. Raffiche di multe ai padroni

Trentatré in quasi due mesi. Il problema principale? I ‘bisogni’ lasciati a terra

Già 33 i padroni dei cani multati

Già 33 i padroni dei cani multati

Pesaro, 8 maggio 2019 - L’operazione strade, parchi e spiagge pulite, varata dalla Polizia locale e dal sindaco Ricci nei mesi scorsi, va avanti a gran ritmo. Sono tanti i pesaresi a passeggio con il cane multati nelle ultime settimane per non avere rispettato le regole. Da metà aprile a oggi la Polizia locale ha elevato trentatré sanzioni per i motivi più diversi.

C’è infatti chi non raccoglieva gli escrementi dei cani, chi non teneva al guinzaglio gli animali accampando le scuse più strane e chi li faceva entrare i luoghi a loro vietati. Proprio la segnalazione di alcuni residenti di quartiere aveva attirato le attenzioni del sindaco Ricci che alcuni mesi fa aveva invitato la Polizia locale a maggiori controlli per evitare soprattutto l’abbandono di escrementi sui marciapiede del mare e in spiaggia, oltre che nei parchi.

Il sindaco è stato preso in parola dagli agenti che, in borghese, hanno controllato varie zone della città sporcate dai cani o dove le regole non venivano osservate: il parco Miralfiore, il parco Scarpellini, ma anche e soprattutto la zona mare con i viali, le aiuole, i giardini pubblici, perfino la spiaggia. Qui sono stati puniti i trasgressori. C’è chi ha lasciato gli escrementi del proprio cane in strada o vicino al mare, chi ha frequentato luoghi vietati agli animali e chi non ha tenuto il proprio cane al guinzaglio, presentando le giustificazioni più originali. Qualcuno ha detto di non essersi accorto che il proprio cane stava facendo il «bisognino», un altro era sprovvisto di sacchetto perchè se lo era «dimenticato a casa», qualcuno invece, ai passanti che invitavano a raccogliere, ha dichiarato che «ho visto ma mi fa schifo».

Una serie di giustificazioni che non sono bastate a scongiurare la multa di cento euro. Ancora più originale la riposta fornita alla Polizia da una signora ad un agente che l’aveva multata perché non teneva il cane al guinzaglio e che ha minacciato di presentare un non meglio identificato certificato medico, un po’ come si fa per le persone che sono dispensate dall’allacciare le cinture di sicurezza in auto:

«Guardi – ha detto la signora all’agente di Polizia – il mio cane non può tenere il collare, ho un certificato del medico veterinario che spiega il perché. Non mi può multare». La signora invece è stata multata senza però poi presentare alcun certificato del veterinario al comando della Polizia locale. I controlli continueranno anche in spiaggia, sia nella zona di ponente che di levante, specie ora che si sta avvicinando la stagione balneare. Allo studio da parte del sindaco Ricci anche l’ipotesi dell’anagrafe canina, che prevede la schedatura dei cani con il dna: in questo modo, esaminando gli escrementi non raccolti, sarò possibile risalire al proprietario e multarlo. Il progetto sarà portato avanti con l’Asur.