CLAUDIO SALVI
Cronaca

Musica in lutto per la morte del dj e stilista Claudio Tempesta

Partì dallo Skorpio di Urbino e negli anni arrivò nei migliori locali d’Europa. Conosciutissimo nella riviera romagnola

Musica in lutto per la morte del dj e stilista Claudio Tempesta

Musica in lutto per la morte del dj e stilista Claudio Tempesta

Ha fatto ballare e divertire migliaia di persone ad ogni latitudine. Tra i pionieri delle discoteche, figura leggendaria nel mondo dei dj, se ne è andato a 64 anni, Claudio Tempesta. Ricoverato nel reparto di cure palliative dell’Hospice di Rimini, le sue condizioni si erano aggravate nelle ultime settimane a causa di un male incurabile. Nato a Urbino, ma conosciutissimo in tutta la riviera, è stato per cinquant’anni alle consolle delle migliori discoteche: dal Joy di Madrid al Taboo di Londra fino al Le Bain douche di Parigi. Ma è dalla città del duca Federico che la sua folgorante carriera è partita, e più esattamente dalla discoteca Skorpio allora frequentata dagli studenti dell’Università di Urbino. Fino poi ad approdare in riviera dove i suoi dischi hanno girato per anni sui piatti delle più belle discoteche: la Baia Imperiale, l’Insomnia; il New Jimmy, il Bikini, l’Io street club. Apprezzato professionista aveva legato il suo nome anche al Rimini Summer Pride, prima come dj poi come direttore artistico.

"Gli volevano tutti un gran bene – dice Marco Conti, presidente dell’Arcigay di Rimini – e per noi è davvero una grande perdita; un dolore immenso. Ricordo le sue tante partecipazioni al Rimini SummerPride prima come dj poi via via il suo grande impegno alla nostra iniziativa anche alla direzione del pride. Nel 2015 aveva composto appositamente un pezzo i cui diritti sono andati all’Arcigay. Voglio ricordare in particolare la sua generosità, il suo altruismo. A volte sì, era un gran brontolone e aveva anche un carattere un po’ fumantino. Era esigente nel suo lavoro ma era dotato di un animo sensibile e di una bontà sconfinata".

All’attività di disc jokey Claudio Tempesta aveva affiancato l’altra sua grande passione: la moda. Nel 1980, dopo i suoi debutti in discoteca, si era trasferito a Roma dove aveva frequentato l’Accademia di Costume e moda. E per anni aveva alternato la professione di stilista a quella di dj. Ma la musica era la sua vera grande passione. "Era una persona coraggiosa e libera – ricorda ancora Marco Conti – tanto che si sposò a New York con Francoise Rouge quando ancora non esisteva nessuna forma di unione omosessuale. Lui e suo marito, una unione inossidabile durata tantissimi anni, hanno fatto tanto per la nostra comunità e per l’Arcigay Rimini “Alan Turing“. Il suo ricordo rimarrà vivo in noi per sempre". Da stabilire la data del funerale a Urbino.