Nespoli incontra gli studenti delle scuole medie

Inaugurata ieri a FanoCenter la mostra "Spazio ai Sogni", che racconta il programma Apollo degli anni '60-'70. Paolo Nespoli invita a non porre limiti ai sogni. Laboratori didattici e visite al Museo del Balì.

Ieri mattina l’incontro dell’astronauta Paolo Nespoli con 500 studenti delle medie, nel pomeriggio l’inaugurazione nella galleria di FanoCenter, della mostra "Spazio ai Sogni". L’esposizione racconta il programma statunitense Apollo che si sviluppò tra il 1961 e il 1972 e che culminò nel 1969 con la missione Apollo 11 e lo sbarco degli astronauti sulla Luna. "Un occasione per far comprendere – ha spiegato il curatore Emanuele Cambiotti – gli incredibili obiettivi raggiunti per quell’epoca". Il sindaco Massimo Seri e l’assessore alla Cultura Cora Fattori hanno parlato degli astronauti che con il loro impegno hanno "aperto percorsi utilissimi all’umanità". Un viaggio, quello che propone FanoCenter, tra pianeti giganti, sabbia lunare, meteoriti, reperti e documentazioni delle missioni Apollo. La mostra, che si è aperta ieri alla presenza dell’astronauta Paolo Nespoli, si potrà visitare fino al 22 ottobre.

E proprio da Nespoli, che in mattinata aveva incontrato 500 studenti delle classi terze delle scuole secondarie di I grado, è arrivato l’invito a "non porre limiti ai sogni perché anche quelli che sembrano impossibili si possono realizzare". In occasione della mostra saranno anche organizzati laboratori didattici a tema. "Con questa esposizione la nostra Galleria, che nel 2024 compie 30 anni, – ha commentato il direttore Marco Stampatori – dà ‘Spazio ai Sogni’". Sulle trasformazioni subite da FanoCenter nei 30 anni trascorsi ha posto l’accento Barbara Marcolini, presidente della Confcommercio Fano e operatrice del centro commerciale: "Oggi l’approccio culturale dei centri commerciali è cambiato rispetto al passato, non sono più fini a stessi ma sono diventati luoghi di aggregazione". Presente all’inaugurazione la direttrice scientifica del Museo del Balì Francesca Cavallotti che ha invitato a visitare il museo e a scoprire come "la scienza possa essere divertente".

Anna Marchetti