Rambla, si comincia con 6 milioni

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Drammatica. La condizione dei bilanci comunali, nel 2023, per via dei rincari energetici, sarà drammatica: Pesaro non fa eccezione. Ieri in Consiglio comunale, il sindaco Ricci, intervenendo sull’ultima variazione di bilancio 2022 da 3,5 milioni di euro illustrata dall’assessore Nobili, l’ha detto senza tanti giri di parole. "Siamo in allarme totale per il 2023 – ha detto il sindaco –. Ad oggi, sul 2023, mancano tra i tre milioni di euro e i quattro milioni di euro. Costruiremo il bilancio di previsione partendo dal problema di coprire una spesa prodotta dal rincaro energetico. Se il Governo non aiuterà i Comuni, l’unica strada per evitare default sarà quella di alzare le tasse o ridurre i servizi". Nel 2022, l’impatto in bolletta ha visto passare i costi di luce e gas da uno storico 1,5, milioni di euro del 2021 ai 5 milioni, di cui gli ultimi 600mila euro introdotti con la variazione di bilancio approvata ieri con l’avallo della maggioranza e l’opposizione della minoranza.

L’unica voce della manovra che il centrodestra non ha contestato è stata quella che ha visto l’assessore Nobili riconoscere, in anticipo, i 40mila euro di fondi per le politiche attive alla violenza di genere. "Ringrazio l’assessore Nobili – ha detto la capogruppo Pd, Anna Maria Mattioli –: sono risorse destinate in anticipo per il 2023 vista la disponibilità attuale e l’incertezza del bilancio 2023, qualora non dovessero arrivare risorse utili dal Governo Meloni, come promesso". Sono importanti: 25mila euro serviranno al reinserimento sociale di donne vittime di violenza; 15mila andranno al Centro antiviolenza. Su tutto il resto, il centrodestra, si è divertito a dare battaglia ancorando il dissenso soprattutto su due questioni: ricomprare il terreno di via Togliatti con annesse opere realizzate sopra (tra cui l’impianto con piscina Adriano Facchini) per 7 milioni di euro e inserire nel piano triennale delle opere (terza delibera votata ieri) i 6 milioni di euro che potrebbero servire a dare a Pesaro la sua rambla. Un sorrisetto sardonico ha illuminato Giovanni Dallasta (Lega): "Diamo i numeri: fare la rambla costerà meno di completare l’area sportiva di via Togliatti. Ma dai. Posso capire che per evitare l’incompiuta il Comune sia tornato in possesso del terreno patrimonializzando la Facchini, ma venderla come un’operazione di successo, anche no. Ai 7 milioni di euro di mutuo dovremo aggiungere almeno altri due milioni di euro per completare la struttura (ci sono due piani ancora allo stato grezzo) per un complesso che sulla carta non vale 9 milioni di euro. Poi toccherà mantenerla: già lo vedo come andrà a finire con le spese di gestione. Sarà una Parco della Pace 2 la vendetta". "Vero – ha incalzato il collega di opposizione, Emanuele Gambini (Prima c’è Pesaro) –. L’unica piscina olimpica (quella di via Re di Puglia) è chiusa per via dei costi proibitivi di gestione. Dopo non avremo una piscina chiusa, ma due". Dario Andreolli, Lega, ha chiuso in bellezza. "Ripensateci, vi prego fermatevi – ha detto elencando la fragilità dei conti 2023 –: già aver speso 100mila euro per progettare il sottopasso lungo viale della Vittoria, funzionale alla Rambla, mi è sembrato un azzardo. Ma prevedere 6milioni di euro nel Piano delle Opere mi sembra proprio uno schiaffo al buon senso".

Solidea Vitali Rosati