Residenti, sospiro di sollievo: "L’aspettavamo da 27 anni. Col traffico era un disastro"

Gi abitanti della zona accorsi per il taglio del nastro: "Vivo qui da 53 anni, volevo esserci". D’Alema e l’intitolazione al leader Pci: "Evochiamo una visione della vita di cui c’è ancora bisogno".

Residenti, sospiro di sollievo: "L’aspettavamo da 27 anni. Col traffico era un disastro"

Residenti, sospiro di sollievo: "L’aspettavamo da 27 anni. Col traffico era un disastro"

Gli abitanti di Muraglia non hanno resistito: con mezzora in anticipo dal taglio del nastro, un centinaio di residenti si è assiepato dietro il guardrail per assistere all’inaugurazione della nuova Circonvallazione. Senza perdere nulla hanno applaudito alle parole del vescovo di Pesaro Salvucci, usate per benedire la nuova opera e si sono commossi a quelle scelte dal politico Massimo D’Alema, per ricordare la monumentale figura – umana e intellettuale – di Enrico Berlinguer a cui l’amministrazione ha voluto intitolare la nuova strada.

"Attendiamo questa circonvallazione da circa...27 anni – Roberto Pascucci e la nipote Sara, “nativi“ di Muraglia, per migliorare la propria visuale sono saliti perfino sul guardrail, armati di macchine fotografiche e sorrisi a fondo scala –. Abbiamo seguito tutta la manifestazione: è stata bella e molto sentita da noi che siamo i cittadini di Muraglia. E’ stato un parto difficile, ma ora finalmente c’è. Non potevamo mancare al suo battesimo". Oltre a sgravare la Flaminia, dicono in coro un po’ tutti i residenti, "libera via Fratti, strada Carloni – osserva Sofia Pascucci – e via Guerrini dove comunque molti camion erano costretti a passare nonostante la zona sia residenziale". Alessandra Simoncelli, socia Auser e volontaria di quartiere, non è mancata al richiamo: "Volevo esserci – dice –: vivo qui da 53 anni. Speravo in questo lieto fine: ci sono state tante vicissitudini, è andata per le lunghe. La gente è arrivata al massimo livello di sopportazione. Se va in via Guerrini e Piazza Alfieri trova tutte le testimonianze che vuole: col traffico era un disastro. Passava di tutto". "Per Muraglia – osserva Giuseppe Rossi – è un gran sollievo. Migliorerà anche la sicurezza". "Dicono sempre male di Ricci – osserva Bruno Saccomandi – però di cose lui ne ha fatte. E molte. Va detto". Ieri insomma tra la gente di Muraglia tirava aria di festa. Pacche sulle spalle sono arrivate a Massimiliano Amadori, capo di gabinetto del sindaco, a cui è toccato in questi anni, spiegare agli abitanti di Muraglia, le ragioni alla base di lungaggini burocratiche, intoppi romani e il superamento di polemiche cittadine infinite. Ieri il sindaco Ricci ha ripercorso la storia, senza nascondere il fatto che Pesaro è solo alla prima opera compensativa inaugurata, a fronte di altre città – vedi Fano, per esempio – che sfruttano le rispettive opere compensative da sette anni. Dario Andreolli (Lega) fa risalire a 12 anni fa il primo atto in Consiglio comunale – c’era Ceriscioli – in cui si dava il via libera alla Circonvallazione tra le opere concertate con Società Autostrade.

Lasciando le polemiche alle spalle, il momento più alto, ieri, è stato l’istante dopo che il drappo rosso ha scoperto la targa con l’intitolazione a Berlinguer: "La testimonianza di Berlinguer – ha detto D’Alema – ci riporta indietro nel tempo, ad un mondo che non c’è più. Ma l’emozione che il suo ricordo riesce a generare anche tra molti giovani, è dovuto al fatto di evocare degli ideali e una visione della vita di cui c’è ancora molto bisogno. Fu un esponente importante di un comunismo “democratico“, che ebbe il coraggio di sfidare l’ortodossia dell’Unione Sovietica". Ricci stesso ne ha evocato l’eco: "Mio nonno, minatore, diceva di lui: “E’ una persona per bene che stava sempre dalla parte dei più deboli“".

Solidea Vitali Rosati