Saltamartini: "Ospedale Covid free". Vitri: "Non è così"

Botta e risposta in Consiglio regionale. La esponente del Pd: "Non c’è una vera e propria area filtro al pronto soccorso"

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Botta e risposta in Consiglio Regionale tra l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e il consigliere regionale Micaela Vitri sul tema dell’ospedale di Urbino. La Vitri, assieme al collega Andrea Biancani, ha presentato un’interrogazione sulla situazione del nosocomio urbinate che da piano sanitario dovrebbe essere un ospedale "pulito", dove cioè non si trattano casi Covid. Dalle testimonianze raccolte dalla consigliera pesarese invece sembra proprio che non sia così. "Urbino è e resta ospedale covid free -ha risposto l’assessore Saltamartini-, non c’è ricovero né trattamento di persone positive al Covid. È chiaro però che, come normativa prevede, chi accede al pronto soccorso deve sottoporsi al tampone e rimanere in un’area filtro per il tempo necessario per attendere la risposta. Se il tampone da esito positivo allora la persona deve essere trasferita in una struttura covid, a Marche Nord 70 posti letto sono previsti a Galantara e 50 a Macerata Feltria. Le partorienti che si rivolgono all’ospedale di Urbino e che risultano positive al Covid vengono trasferite a Pesaro, sono trattenute ad Urbino solo il tempo del tampone: i quattro posti disponibili per le partorienti di Pesaro è capitato per una volta che siano stati completamente occupati. Non è in programma nessuna modifica al piano sanitario su Urbino, che rimane ospedale Covid free, dove i positivi continueranno ad essere trattenuti solo il tempo del tampone". La risposta della Vitri non si è fatta attendere: "La realtà è più drammatica, non c’è una vera e propria area filtro al pronto soccorso: a Urbino quando si è positivi si viene portati al secondo piano dell’ospedale in attesa del trasferimento in un’altra struttura e i positivi possono rimanere lì anche dei giorni in attesa di essere trasferiti a Pesaro. Questa situazione sottrae posti letto nei reparti, crea disagi al personale ed anche ai pazienti stessi. Anche per Ginecologia la situazione è diversa. Marche Nord ha quattro posti letto per positivi ma oggi i dati dicono che una partoriente su tre è positiva e questi posti risultano sempre occupati. È la prassi, non è vero che è capitato solo una volta. Addirittura ci sono stati casi di pazienti positive che hanno partorito all’ospedale di Urbino pur non essendoci un percorso separato per i positivi. La realtà è che ad Urbino c’è promiscuità tra negativi e positivi e la Regione sottovaluta la cosa".

Andrea Angelini