Sanità, i silenzi della Regione agitano i timori: "Muraglia toglierà tutte le risorse al Santa Croce"

Dopo il forfait in Consiglio, non si placano le polemiche. I 5 Stelle scrivono al Prefetto; Biancani interroga; l’Udc: lacrime di coccodrillo

Non si spengono le polemiche sul futuro della sanità fanese all’indomani del consiglio comunale monotematico sulla sanità che ha portato a Pesaro il governatore Francesco Acquaroli con gli assessori Filippo Saltamartini e Francesco Baldelli, e il direttore generale dell’Ast 1 Nadia Storti. Alle rimostranze del sindaco Massimo Seri, fanno eco oggi quelle del Movimento 5 Stelle, che si è rivolto al Prefetto Emanuela Saveria Greco, chiedendole di rivolgere una "formale diffida affinché venga convocata nel più breve tempo possibile, in ragione del notevole periodo temporale intercorso, una seduta monotematica del Consiglio Comunale di Fano in merito alle questioni sanitarie, alla presenza del presidente della Regione e dell’assessore alla sanità". La missiva, a firma dei consiglieri Tommaso Mazzanti, Francesco Panaroni e Giovanni Fontana, fa riferimento allo Statuto Comunale e al Regolamento del Consiglio Comunale, secondo il quale il presidente dello stessoo è tenuto – su richiesta di un quarto dei consiglieri – a convocare il Consiglio comunale entro un termine di venti giorni, dalla data della richiesta. Cosa non avvenuta malgrado la richiesta protocollata da 7 consiglieri su 25, il 24 maggio scorso. Interrogata sull’omissione, la Presidente del Consiglio comunale ha affermato "di non aver ricevuto riscontri da parte delle istituzioni regionali a seguito di formale invito e successivi solleciti". Salvo poi andare a Pesaro, lunedì scorso.

Ma non è solo un problema di forma ad alterare i consiglieri e il sindaco stesso, che ieri è tornato a chiedere chiarezza sul futuro del Santa Croce alla luce della costruzione del nuovo ospedale di Muraglia. Soprattutto a impensierire l’amministrazione è un decreto del dirigente del settore edilizia sanitaria, che riguarda l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria inerenti la progettazione del nuovo polo ospedaliero di Muraglia. Nel documento si prevede la dotazione di posti letto del nuovo ospedale: 381 di cui 327 di degenza ordinaria e 54 tra day hospital e day surgery con una flessibilità in caso di emergenza che può portare la dotazione fino a 460 posti letto. Ma si entra anche nello specifico dei posti previsti, reparto per reparto. E nell’area intensiva compaiono anche 20 posti di Neurologia (Stroke unit) che attualmente sono nell’ospedale di Fano. Né si può immaginare una sorta di sdoppiamento, dato che il numero complessivo di posti letto è comunque, già ora, di 20.

La questione dei posti letto è stata sollevata anche in consiglio regionale, dove il consigliere Andrea Biancani ha chiesto proprio ieri delucidazioni in merito alla loro modulazione tra Pesaro e Fano. Interrogazione a cui ha risposto l’assessore Filippo Saltamartini, precisando che tali questioni sono oggetto dei piani aziendali ancora in discussione, e che potrebbero vedere la luce i primi mesi del nuovo anno. Nel frattempo però non si capisce perché questi 20 posti siano stati compresi nella dotazione del nuovo ospedale di Muraglia. Dubbi anche sull’Ostetricia-Ginecologia, dato che a Muraglia, lo stesso documento prevede un reparto con 30 posti letto complessivi. Poiché sono ben note le difficoltà nel reperire medici, c’è chi teme che Muraglia possa finire per assorbire tutte le risorse professionali a disposizione, a scapito anche di Fano. Infine, dovrebbero restare a Fano la gastroenterologia, la pneumologia, l’oculistica e l’otorinolaringoiatria. Ed anche l’area medico-geriatrica della post acuzie. E c’è già chi commenta: "Praticamente, resterà una sorta di casa di cura per anziani". Tutte osservazioni che la politica fanese attende di portare all’attenzione degli esponenti della giunta regionale. Quando arriveranno in Consiglio comunale a Fano.

Fuori dal coro l’Udc fanese: "Il sindaco di fano Massimo Seri fa il pianto del coccodrillo – commenta Stefano Pollegioni – dimenticando le sue posizioni in appoggio alla politica dell’allora Presidente della Regione Ceriscioli. Ha dimenticato perfino che con la sua firma, nella delibera Regionale 528 del 2018, decretava il deprezzamento del nosocomio fanese in favore dell’Ospedale unico a Pesaro. Proprio quando noi raccoglievamo 2mila firme a difesa dell’ospedale".

Benedetta Iacomucci