TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Una ’Fortuna d’oro’ tra emozioni e applausi

Premiati il campionissimo Paolo Tofoli e la medievalista Anna Falcioni. L’inchino della città ai suoi benemeriti nel teatro simbolo

Una ’Fortuna d’oro’ tra emozioni e applausi

La novità della diretta tv della cerimonia di premiazione ha sottratto pubblico alla "Fortuna d’Oro", il riconoscimento istituito nel 1982 su input del compianto professor Paolo Volpini con l’obiettivo di esprimere pubblicamente la riconoscenza dell’intera comunità fanese ai cittadini che danno lustro a Fano e che si sono distinti in attività nei settori legati alla cultura, alla scienza allo sport e al sociale.

A differenza di altre edizioni infatti, giovedì sera al teatro della Fortuna non c’era tanto pubblico. Un vero peccato perché l’emozione di quello spettacolo vissuto dal vivo è stata unica, tra i ricordi dei protagonisti e gli intermezzi suonati dai musicisti del Fano Jazz. Ad essere premiati sono stati il pallavolista Paolo Tofoli per l’anno 2022 e la medievalista Anna Falcioni per l’anno 2023 che hanno ricevuto dalle mani del sindaco Massimo Seri e della presidente del Consiglio Carla Cecchetelli una pergamena e una creazione orafa dello Studio A3.

Condotta da Anna Rita Ioni, la serata ha visto proiettare sullo schermo alcuni momenti salienti della vita dei due protagonisti. Per Paolo Tofoli, le indimenticabili immagini della finale mondiale del 1990, quando l’Italvolley plasmata da Velasco battendo Cuba è entrata nella storia. "La prima volta che ci siamo riuniti tutti dopo la convocazione in nazionale - ha raccontato il campione mondiale - pensammo che Velasco fosse pazzo, voleva vincere il mondiale ma nel 1988 l’Italia era undicesima. Non è stato tenero con nessuno di noi, ma ci ha inculcato una mentalità vincente.

La nostra forza era l’umiltà, ci siamo sempre allenati come se non avessimo mai vinto nulla. Con me poi Velasco rischiò tantissimo, mi volle nonostante ci fosse già un alzatore come Vullo…ma credo di averlo ripagato bene".

Nella motivazione del suo Premio si legge: "Campione assoluto della pallavolo nazionale ed internazionale, i suoi successi hanno segnato indelebilmente la storia del volley italiano. Elemento fondamentale della "Generazione di Fenomeni", con il proprio percorso sportivo iniziato nelle squadre fanesi, ha contribuito a proiettare la città di Fano nella mappa della pallavolo mondiale".

La professoressa Falcioni ha invece tenuto una lectio magistralis che ha riassunto i suoi 30 anni di ricerca storiografica.

"Per l’importante contributo dato agli studi storici - recita la motivazione -, in particolare a quelli riguardanti il periodo medievale, attraverso una proficua attività di ricerca e divulgazione scientifica che ha suscitato l’interesse della comunità scientifica nazionale ed internazionale. Il suo prezioso impegno ha inoltre permesso negli anni di valorizzare il patrimonio artistico e documentale locale, contribuendone alla diffusione e diventando così motivo di lustro per la nostra Città".