Vuelle Cala il buio sulle speranze salvezza

Contro Reggio Emilia ancora una volta la squadra non è riuscita a tener fede alle attese, la permanenza in A1 ora è una vera impresa

Vuelle Cala il buio sulle speranze salvezza

Vuelle Cala il buio sulle speranze salvezza

Avete presente la legge di Murphy? Se qualcosa può andare storto, lo farà. Ebbene, nell’ultimo weekend tutti pianeti si sono allineati per creare una catastrofe. Treviso ha vinto a Pistoia, la Vuelle è crollata in casa, Brindisi ha sbancato Scafati e, per chiudere il cerchio, Cremona ha avuto la meglio al fotofinish su Venezia. E così la classifica della Carpegna Prosciutto, che era già complicata, è diventata terribile: riagganciati dalla Happy Casa, distanziati di quattro punti dalla Nutribullet (e da Varese, che comunque vanta un 2-0 sui biancorossi), addirittura a sei punti dalla Vanoli. Alla vigilia della gara con Reggio Emilia nessuno avrebbe potuto immaginare una prova così incolore da parte della squadra di Sacchetti che solo una settimana prima aveva esaltato il pubblico. Lo stesso che ha depresso con un approccio timoroso e distratto che ha consentito alla Unahotels, a secco fuori casa da tre mesi, di prendere rapidamente fiducia davanti a una truppa arrendevole e confusa. Ma com’è possibile mutare forma in maniera così clamorosa in una sola settimana, si chiedeva la gente sugli spalti… In realtà questa squadra non ha mai dato certezze e le poche vittorie che ha raccolto sono sembrate casuali, dovute magari a serate con percentuali di tiro eccezionali, come a Milano, o a esaltazioni del momento sull’onda della prestazione di Wright-Foreman al debutto contro Brescia, o cavalcando l’adrenalina che pervadeva tutti contro la Virtus. Però lo spirito battagliero non è nel dna di questo gruppo, non c’è mai stato un vero leader che con continuità è riuscito nell’intento di trascinarsi dietro i compagni: una sera uno, una sera l’altro. E chi ha fatto il protagonista in una bella vittoria, la partita dopo è un fantasma. Come si può costruire qualcosa senza le fondamenta?

L’arrivo di Sacchetti, poi, col suo basket basato sulla libertà e l’istinto, ha reso paradossalmente più difficile la vita a chi non dispone di un talento infinito e ha bisogno di un sistema per dare ordine alla sua partita. E allora, in una serata in cui il tiro non va, a cosa si può aggrappare una squadra del genere se non ha nemmeno una base difensiva forte? Ecco perché alcune partite diventano delle disfatte. Nella debacle contro Reggio anche l’infortunio di Totè ha pesato, l’ha riconosciuto anche coach Priftis: perché all’intervallo, pur avendo giocato male, i punti di distacco erano 9 e la partita era ancora aperta. Ma senza Leo ecco che l’atletismo di Faye e il mestiere di Black hanno aperto una voragine in area. Sapere l’entità del problema al gomito di Totè è fondamentale: visto che la matematica lascia ancora delle opportunità alla Vuelle, la trasferta di Treviso è l’ultima spiaggia per sperare di rientrare in corsa. Ma pensare di andarla a giocare senza un pivot di ruolo è agghiacciante. Peciò aver lasciato partire Mockevicius così a cuor leggero è stata un’enorme imprudenza.

Elisabetta Ferri