
Il presidente Valli contesta la data del match Pesaro-Torino, fissata il 1° maggio, a causa dell'occupazione della Vitrifrigo.
"Per noi esiste una sola data per la partita contro Torino: vogliamo giocare il 4 maggio nella nostra arena, non accettiamo altre soluzioni". Il presidente Valli è perentorio. La Vuelle ritiene di aver subìto un danno dallo spostamento in corsa delle date dei play-in, che ha spiazzato il club dato che la Vitrifrigo è occupata fino al 3 maggio dalla convention di Tecnocasa. "Prima di stilare il calendario della stagione, la Lega Nazionale Pallacanestro ci ha chiesto quali erano le date indisponibili nel nostro impianto e noi le abbiamo comunicate, carta canta - dice Valli, mostrando la stampa della mail che porta la data del 12 giugno 2024 -. In quel momento, perciò, l’arena risultava già occupata nelle date in cui adesso ci viene richiesto di andare in campo". Già perché la Fip "che in mattinata mi aveva garantito – rivela il presidente - che avremmo potuto giocare domenica, come richiesto" poche ore dopo ha diramato un comunicato ufficiale in cui stabilisce che Pesaro-Torino si giocherà il 1° maggio alle ore 18. Dove, lo deve decidere la Vuelle.
"Ma è inaccettabile per noi. Riteniamo di aver subìto un danno – prosegue il presidente - anche perché nel frattempo abbiamo già perso un giorno per la vendita dei biglietti, visto che gli abbonamenti sono scaduti con la fine della regular-season. Chiediamo solo di rispettare il calendario che era stato diramato inizialmente, ma se anche l’avessimo saputo qualche mese fa di questa variazione non sarebbe cambiato niente, perché l’evento di Tecnocasa è prenotato dallo scorso giugno: la Vitrifrigo è un contenitore di eventi dove il basket è una delle componenti, anche se molto importante. Quindi questo problema che si presenta ora non è né colpa nostra, né dei gestori del palas. Oltretutto, di questa variazione non siamo stati informati come da regolamento, cioè con una Pec che ha valore legale, ce ne siamo accorti solo perché è stato pubblicato nelle Doa, un documento federale. E già da quel momento abbiamo fatto presente il problema. Se vogliono andare avanti con questa logica vedremo cosa fare. Vogliamo giocare in ritardo rispetto ai tempi? Se è per questo - chiude l’argomento con una battuta - sono gli altri che giocheranno prima di quanto stabilito".
La Vuelle vuol far valere il suo fattore campo restando a Pesaro anche per venire incontro ai suoi tifosi che, in caso di trasferimento in altro impianto, dovrebbero spostarsi e spendere altri soldi, oltre a quelli del biglietto. Ma ai tifosi il presidente ha anche qualcosa da dire, in particolare agli ultras: "Le critiche sono sempre ben accette, i meme anche, sono simpatici. Ma non accetto le intimidazioni, anche fisiche, e gli insulti, insomma gli atteggiamenti minacciosi e ingiuriosi perché travalicano lo spirito sportivo e sono deleteri anche per la squadra, che ne risente. Fare tanti chilometri fino a Verona per venire a urlare ingiurie o ad esporre striscioni offensivi contro le persone non lo capisco. Esiste un altro modo di fare tifo".
Elisabetta Ferri