Vuelle, la fiammella resta accesa. Treviso perde, riaggancio possibile

Domenica i veneti vanno a giocarsela sul campo di Varese mentre gli uomini di Sacchetti ospitano Cremona

Vuelle, la fiammella resta accesa. Treviso perde, riaggancio possibile

Vuelle, la fiammella resta accesa. Treviso perde, riaggancio possibile

La fiammella resta accesa per la Vuelle. Perché in questa volatona finale della stagione regolafre, il risultato che poteva mandare tutti al... cimitero non si è verificato. Treviso ha perso il confronto con Venezia per cui tra la Carpegna Prosciutto e la formazione veneta il distacco resta sempre di due punti. L’ultimo treno che resta in mano alla formazione di Sacchetti non è ancora passato. Una bella notizia per i dirigenti della Vuelle, il risultato di Venezia, perché in questa fase del torneo si verificano anche molti risultati anomali, lontani dalla reale forza delle formazioni che scendono in campo. Chi è salvo depone le armi, chi invece non è ancora sicuro della posizione, in classifica, comè stato il caso di Dethona contro la formazione biancorossa, corre ancora ventre a terra per cui uno rischia di restare spianato.

Ora la corsa speranza dei pesaresi resta contro Treviso, perché domenica la formazione veneta va a giocare in casa di Varese squadra ormai salva e con Pesaro che ospita Cremona che tremare il mondo non fa.

In linea teorica se Varese non mette le infradito e tira fuori dall’armadio il costume, domenica sera si potrebbe verificare un teorico aggancio con le due formazioni a quota 20 punti. tenendo conto che nell’ultima giornata di campionato Treviso va a giocare in casa di Derthona squadra molto più forte di quello che racconta la classifica, mentre la Vuelle gioca in trasfereta a Venezia e cioè va nella tana di una delle squadre più forti e organizzate del campionato. Se non si verificheranno risultati anomali domenica e cioè con Pesaro e Treviso appaiate, la formazione biancorossa avrebbe schivato la retrocessione all’ultima curva anche quest’anno. Una stagione anomala quella che Pesaro sta vivendo? Assolutamente no perché negli ultimi dieci anni "il pericolo è il mio mestiere" è stata la legge dominante della società biancorossa. Il tutto tenendo conto che un anno si è salvata per il Covid.

Il problema vero è che la società corre, ormai da anni, sperando nelle disgrazie altrui – in questo caso Treviso – per salvare la pelle più che sui propri meriti.

Il risultato di Venezia ha rimesso in circolazione il sangue perché la sconfitta di Derthona di sabato pomeriggio aveva provocato un arresto cardiaco alla tifoseria, soprattutto per le proporzioni e per le modalità. Brutta e senza alcuna scusante con due americani inesistenti come Ford e Bluiett, in campo come fantasmi, e senza la minima consistenza sotto i tabelloni dove la formazione di De Raffaele ha fatto sempre il proprio comodo. Una annata, sperando che si chiuda bene, che avrà bisogno di una profonda e critica analisi.

m.g.