{{IMG_SX}}Pesaro, 26 novembre 2007 - Pasco voto 5. Non tanto perché ha preso solo 3 rimbalzi, quanto perché ha rischiato di mandare tutto a rotoli nel terzo quarto quando ha commesso tre falli uno dietro l’altro, uscendo così di scena. Con Podestà che non prendeva in una vasca da bagno non era un bell’andare per Sacripanti.

 
Zukauskas 6. E’ dentro nel finale della rimonta a dare consistenza alla difesa assieme a Brokenborough. Non appare, ma fa legna anche con 4 rimbalzi.


Slay 7. Bene in attacco come al solito, un po’ peggio in difesa dove è sempre arrivato tardi sui tiri dalla distanza a Galanda. Comunque è stato sempre in campo, tra alti e bassi ed il suo apporto, sostanzioso, alla fine è arrivato.

 
Brokenborough 9. Lo merita tutto e non solo per il 'tiro della nonna' che ha permesso a Pesaro di andare al supplementare. Merita 9 per come si è sbattuto in difesa: nell’ultimo quarto ed anche nel supplementare non ha fatto arrivare palla al temibile Beck, una specie di versione moderna (più estroso) del mitico Manuel Raga. Bravo, bravissimo in questo ruolo da stopper. Tutto ciò nonostante la cesta di errori commessi al tiro.


Fultz 5,5. Sta in campo nel momento più infelice, quando Sacripanti lo schiera guardia in compagnia di Clark e Brokenborough. Con i tre piccoli in campo Pesaro affonda. Tenta qualche penetrazione ma la consistenza difensiva è minima con lui in quel ruolo. Una partita non da lode, ma le ragioni tattiche hanno pesato.


Hicks 7. Evanescente o comunque non palpabile per trenta minuti filati. Poi quando la squadra acquista velocità si scatena e mette dentro tre canestri di fila, in un amen, quelli che stordiscono Varese.


Clark 7. Parte male, 'coperto' dal play di casa Capin. Poi esce alla distanza e nel finale la sua mano si fa sentire. Ruba palla e segna anche un canestro pesante, alla fine, che vale oro. Ha trovato vita dura perché su di lui si sono alternati sia Capin che il piccolo (come lui) Passera.


Podestà 7. Ha fatto, globalmente, una partita da mettersi le mani nei capelli. Ha sbagliato come voi umani nemmeno immaginate: 2/9 alla fine. Tanto che ad un certo punto Sacripanti, preso dalla disperazione, dopo l’ennimo errore da sotto, lo mette a sedere, azzeccando il quintetto del giorno. Rientra nell’ultimo quarto dove prosegue come sopra. Dopodiché arriva la palla del riscatto: il tap-in della vittoria.