Tristan & Isolde
Pesaro, 13 ottobre 2022 - Cinque appuntamenti imperdibili per la nuova stagione di danza ai teatri Rossini e Sperimentale di Pesaro. Si partirà da novembre 2022 fino a marzo 2023, con la collaborazione di Amat e su iniziativa del Comune di Pesaro. A dare il via alla nuova stagione, il 20 novembre, sarà lo spettacolo “Tristan and Isolde”, di Saburo Teshigawara, una rivisitazione, una trasformazione dell’opera di Richard Wagner. Uno spettacolo con due soli interpreti: lo stesso Teshigawara e la compagna Rihoko Sato. I due artisti porteranno in scena, quindi, la storia di un amore tormentato, impossibile e proibito, che potrà trovare compimento solo nella morte.
Seguirà poi il 3 dicembre lo spettacolo “Patria”, della compagnia Zappalà Danza, con la regia di Roberto Zappalà e Nello Calabrò: ambientato all’interno delle società contemporanee, “Patria” vuole fare luce sulla condizione di esistenza di chi, ingiustamente, è stato negato del suolo natio e, allo stesso tempo, non riesce a diventare parte integrante di un altro. Una visione sull’appartenenza declinata dal corpo e dalla voce dei danzatori.
Terza tappa della rassegna danza, che avrà luogo il 18 gennaio, è “Beat Forward”, di Igor Urzelai e Moreno Solinas. Cavalcando una colonna sonora a base di musica techno, “Beat Forward” è una celebrazione del piacere di ballare su una pulsazione, lasciando che l’energia aumenti di intensità e che le sensazioni, condivise tra pubblico e performers, si trasformino.
Quarto appuntamento, il 2 marzo, sarà “Lili Elbe Show”. Questo spettacolo tratta la vera storia dell’artista transgender che ispirò il film “The Danish Girl”, Einar Wegener. Una vicenda intima e privata, un viaggio di trasfigurazione e metamorfosi raccontato da un ironico mattatore/narratore che snocciola passo dopo passo una storia raccontata attraverso dei passi di danza.
Quinto ed ultimo spettacolo della stagione, il 31 marzo, sarà “Storie”, una suite di danze poetiche firmate da due coreografi di fama internazionale: Diego Tortelli e Philippe Kratz. Due visoni d’autore differenti legate in questo programma dal comun denominatore della composizione coreografica intorno al tema del distanziamento, tra abbracci mancati e desiderio di recupero di empatia.
