La Vis sceglie Brevi, ieri primo allenamento

Il tecnico nella sua carriera ha alternato esoneri e addi anticipati (Giana, Renate, Rimini, Cremonese, Spal) a salvezze (Fano e Olbia)

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Il dopo Sassarini è già realtà. Ed è già al lavoro. In campo, cronometro al collo e cappello scuro calato in testa. Col piglio alacre di chi sa che la Vis ha bisogno di tornare a fare punti. Perché la posta intera non si vede dal 9 ottobre scorso. C’è Oscar Brevi nel presente e nel futuro della Vis Pesaro, e questa è una notizia che conferma le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi. Classe ’67, nella mattinata di ieri è atterrato nel quartiere generale di via Simoncelli e ha preso confidenza col mondo biancorosso. Brevi ha firmato fino al 30 giugno 2023. L’ufficialità ieri sera, dopo che il tecnico milanese aveva diretto il primo allenamento in vista della gara di sabato quando al "Benelli" arriverà il Cesena (ore 14:30), Contro i romagnoli la Vis non può permettersi di sfigurare. Perché la scelta è ricaduta su Brevi? Tre le ragioni essenziali: doti caratteriali, duttilità e una corposa esperienza sulle panchine di Serie C. Dopo il ritiro dal calcio giocato a 41 anni (da difensore ha vestito le maglie di Palermo, Ascoli, Torino e Venezia), Brevi ha guidato il Como per due stagioni, di cui la seconda (20102011) come vice allenatore. Poi una stagione e poco più a Cremona (esonerato), un quarto posto col Catanzaro, un pugno di mesi poco fortunati alla Spal e una brevissima parentesi alla Torres (dimissioni per problemi familiari). Nella stagione 20152016 l’approdo a Rimini, ma a gennaio il club biancorosso ha deciso di sostituirlo con Acori, con la squadra invischiata in zona playout. Da lì un quarto posto col Padova (con un’ottima parte centrale di campionato) e, nel novembre 2017, l’ufficialità sulla panchina del Fano, preludio di una parentesi culminata con la salvezza finale. Gli ultimi quattro anni sono filati come un’altalena: prima un addio anticipato a Meda (Renate), poi una salvezza ai playout sulla panchina dell’Olbia, infine un quattordicesimo posto e un esonero in riva alla Martesana, sponda Giana Erminio. Uomo salvezza, dunque. Quella che la Vis cercherà di costruire il prima possibile, per poi provare a proiettarsi verso la zona playoff oggi distante 9 punti (Lucchese 25, Vis 16). I biancorossi proveranno a farlo stringendo i denti, in puro stile Brevi: fase difensiva curata nei minimi dettagli, compattezza dello spogliatoio come mantra, un rapporto schietto (ma rispettoso) con società, tifoseria e stampa. Temperamento a parte, Brevi porterà il suo 3-5-2, inteso come assetto fluido che può variare a seconda delle esigenze. E diventare 4-3-1-2. "Prima non prenderle", dunque, e poi pungere l’avversario. Ma c’è da credere che il tecnico lombardo attingerà a piene mani dal potenziale offensivo vissino, a dire il vero ancora inespresso, se si escludono i 6 gol di Fedato. Per imprimere una svolta realizzata alla sua carriera, perché la sua attenzione certosina alla fase di copertura ha spesso portato le sue squadre a segnare pochi gol. Che Vis aspettarsi, allora? Propensa al sacrificio, difensivista ma non troppo, capace di imporre gioco e allo stesso tempo di imbrigliare gli avversari, attenta alla valorizzazione degli under.

r.s.