Vis Giovanetti: "In certe gare ci vuole coraggio"

L’ex bandiera biancorossa (101 gare): "Moderare le tensioni, non dare campo alla Recanatese e poi abbiamo un gran tifo"

Vis Giovanetti: "In certe gare ci vuole coraggio"

Vis Giovanetti: "In certe gare ci vuole coraggio"

Fulvio Giovanetti, già bandiera della Vis con cui ha giocato cinque campionati, nella sua carriera in biancorosso ha disputato anche uno spareggio, quello perso contro il Monturano ad Ancona ai rigori (stagione 83-84) che vide sfumare la serie D, ma poi il club fu ripescato. Per lui 101 partite con la Vis, che ha poi allenato nel 2009 vincendo il campionato di Promozione (ha guidato anche le giovanili). Con l’Ancona era al "Benelli" e il 19 maggio ci sarà per la gara di ritorno. Per lui anche cinque anni da allenatore nelle giovanili dell’Hellas Verona e due a Palermo come osservatore.

Giovanetti come si vincono gli spareggi?

"Queste sono partite diverse da quelle di campionato. Sono partite in cui si accumulano ansie e tensioni. Bisogna lavorare in questo senso e penso che lo stiano facendo. Le squadre sono composte da ragazzi che avvertono l’importanza dell’appuntamento. Ma io sono fiducioso, abbiamo due gare, il ritorno in casa e due risultate su tre. Bisogna avere un atteggiamento propositivo e andare in campo con la massima concentrazione, ma non troppa perché le tensioni possono provocare brutti scherzi".

Che impressione le ha fatto la Vis?

"Ha fatto belle vittorie con Perugia e Juve, Stellone ha dato un’altra mentalità alla squadra e adesso possono andare avanti con questo atteggiamento"

Quanto conta l’esperienza?

"Molto. Puccinelli lo andavo a vedere già ad Empoli quando lavoravo per il Palermo. Valdifiori e Di Paola sono giocatori importanti, sono stati in categorie superiore e possono dare una bella mano ai giovani".

Il fattore campo?

"E’ importante, hai la prima uscita da loro che sono obbligati a vincere. La Vis deve mettere a frutto questo piccolo vantaggio con cui si presenta. Credo che non bisogna andare là per difendersi, non si può dare coraggio all’avversario. Occorre osare il giusto, contando sul pubblico. Il tifo che ha la Vis non è che ce l’hanno in tanti, penso che il pubblico possa fare la sua parte"

Cosa pensa della Recanatese?

"Ha segnato più della Vis ma ha meno punti, questo significa che qualche problemino nella fase difensiva lo hanno avuto"

Tornerebbe alla Vis?

"Sì, mi piacerebbe tornare a lavorare con i giovani, ho lasciato un lavoro a metà nel 2018 e il calcio mi manca. Le passioni non ti abbandonano mai".

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