GIUSEPPE POLI
Cronaca

Sei persone intossicate dopo il pranzo al mare: ostriche nel mirino

È successo alla Capannina di Portonovo a un gruppo di turisti dell’Umbria. Il titolare: "Si tratta di infezione da norovirus, ma l’Ast qui non ha trovato nulla"

Eseguite analisi per capire il motivo dell'intossicazione: ostriche nel mirino

Eseguite analisi per capire il motivo dell'intossicazione: ostriche nel mirino

Ancona, 9 maggio 2024 – Sei persone intossicate dopo un pranzo al mare. L’episodio è avvenuto nelle scorse settimane, protagonisti loro malgrado sei turisti umbri che lo scorso 25 aprile avevano deciso di trascorrere una giornata su una delle più belle spiagge anconetane, scegliendo Portonovo come destinazione, e decidendo di assaggiare le specialità marinare del capoluogo nel noto ristorante La Capannina di Portonovo. Dei sette che, nonostante il meteo non certo favorevole, hanno scelto quella meta, e che hanno condiviso il medesimo tavolo, in sei hanno successivamente manifestato sintomi riconducibili a un’infezione alimentare, probabilmente da norovirus, ma le analisi effettuate dall’Ast Ancona Uoc nei giorni seguenti all’episodio non avrebbero riscontrato irregolarità nel ristorante della località balneare anconetana. A parte le ostriche: pare, infatti, che si tratti di quella che in gergo viene definita "tossinfezione" – cioè un’infezione causata da microorganismi patogeni che colonizzano le mucose intestinali oppure dall’ingestione di alimenti contaminati da questi microorganismi o anche dalla presenza nei cibi di tossine di origine microbica – dovuta al consumo di ostriche, prelibati e richiestissimi frutti di mare perlopiù provenienti dalla Francia.

Le persone giunte dall’Umbria nei giorni seguenti hanno avuto i tipici sintomi da intossicazione alimentare, cioè nausea, vomito, crampi addominali, diarrea, e una di queste, residente nella zona di Nocera Umbria, ha scelto di rivolgersi all’ospedale di Fabriano, preferendolo, evidentemente, a quello di Gubbio-Gualdo Tadino più vicino a casa sua, mentre gli altri cinque intossicati, che pare provengano dalla zona di Umbertide, si sono rivolti altrove, probabilmente in un ospedale della loro zona di residenza. Perdurando i sintomi anche due giorni dopo lo sfortunato pranzo al mare, lo scorso 27 aprile, infatti, la signora in questione s’è rivolta a Fabriano dove è stata ricoverata per una forma di gastroenterite. Da questo episodio sono scattate le segnalazioni obbligatorie e le conseguenti verifiche che hanno messo in moto la macchina dei controlli e, dunque, l’ispezione dell’Ast di Ancona, con campionamento e analisi all’Istituto zooprofilattico sperimentale Marche Umbria, analisi che confermerebbero, appunto, la tossinfezione generata da consumo di ostriche.

Maurizio Sonnino, titolare dello stabilimento e ristorante La Capannina di Portonovo, spiega così l’accaduto: "Si tratta di infezione da norovirus, ma le analisi dell’Ast nel nostro ristorante non hanno trovato nulla, i clienti che sono stati male potrebbero aver contratto l’infezione anche altrove. Ci sono state sequestrate tutte le ostriche, ma noi rispettiamo assolutamente le procedure e rispettiamo la tracciabilità del prodotto, visto che le ostriche, ovviamente, le acquistiamo. Talvolta con i frutti di mare sono cose che accadono, ma, ripeto, l’Ast non ha trovato nulla nel nostro ristorante che non fosse conforme alla normativa, ci sentiamo assolutamente a posto con la coscienza".