La Vis si rialza con i complimenti del Perugia. Fomisano: "Pesaro ha avuto più motivazioni"

Il tecnico degli umbri riconosce i meriti biancorossi: "Hanno messo sul campo ciò che a noi è mancato, determinazione e intensità"

Questa volta la Vis ha spinto parecchio. Ha pigiato sull’acceleratore e ha messo alle corde l’avversario per (quasi) tutta la partita. Un atteggiamento aggressivo, a chiudere gli spazi fin nella metà campo avversaria, costringendo il Perugia a non fare la partita, ma a subirla. Un primo, evidente, cambiamento, la cura Stellone lo ha già prodotto. La squadra ha acquistato metri in campo e di conseguenza più consapevolezza di potere disporre dell’avversario, e più coraggio. Lo si è visto a Rimini e ancor più contro il Perugia che, è bene ricordarlo, ha perso parecchio terreno fuori casa, ma che resta comunque una squadra di prima fascia e che a Pesaro si giocava il terzo posto. Del resto sono stati gli stessi avversari ad accorgersi che qualcosa, a Pesaro, stava cambiando, loro malgrado: "E’ una sconfitta che fa male – ha ribadito il tecnico del Perugia Formisano, molto deluso per l’atteggiamento dei suoi – senza anima, senza voglia di combattere, ci siamo fatti sovrastare nelle motivazioni, non nelle motivazioni tattiche, ma in quelle di carattere e di volontà dai nostri avversari che sotto l’aspetto emozionale e temperamentale sono stati più bravi di noi. La Vis Pesaro ha messo tutto quello che aveva in campo, dovevamo accettare la sfida, il confronto con una squadra che aveva mille motivazioni. E invece no, in campo a quel modo c’è stata solo Pesaro a cui vanno riconosciuti i meriti di avere capito l’importanza della gara meglio di noi. Perché avremmo dovuto volere il terzo posto con la stessa intensità con cui loro hanno cercato di ottenere il massimo per la salvezza. E’ la quarta che perdiamo per l’1-0, ma la sconfitta non è data solo dal valore dell’avversario, bensì dal modo in cui lo affronti". Quindi Formisano ha sottolineato ancora di più i meriti della Vis: "Il valore della Vis Pesaro era scritto sul campo, è stato tutto nel modo in cui ha affrontato ogni pallone e nel modo in cui è rimasta dentro la partita dal primo minuto alla fine. Bisognava venire qui per mettere tutto per raggiungere un obiettivo. Il calcio è un gioco che si sviluppa in campo in una piccola percentuale, tutto il resto è cuore e testa".

Ma al di là di motivazioni e carattere, la Vis è piaciuta anche tatticamente. Ha saputo spegnere le bocche di fuoco avversarie, ha agito tra le linee con un Di Paola ispirato e un Obi che ha dato geometrie, ha messo fisicità sulle fasce. Ha riempito l’area avversaria di palloni, anche se non sempre precisi e questo è uno degli aspetti su cui dovrà lavorare Stellone in vista di Sestri, altro spareggio salvezza vero e proprio. I liguri sono in discesa, hanno problemi di formazione dovuti a vari infortunati, hanno perso (per ora) lo spirito corsaro. Sta alla Vis affondarli nel mare impetuoso della lotta salvezza. Una vittoria in Liguria potrebbe valere un campionato.

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