Elezioni comunali 2019, come si vota nelle Marche

Alle urne il 26 maggio tre capoluoghi di provincia: Pesaro, Urbino e Ascoli Piceno

Elezioni comunali 2019, il 26 maggio si vota anche nelle Marche (Foto Brianza)

Elezioni comunali 2019, il 26 maggio si vota anche nelle Marche (Foto Brianza)

Ancona, 23 maggio 2019 – Pronti per le elezioni comunali 2019. Domenica 26 maggio nelle Marche si vota, oltre che per le elezioni europee come nel resto d'Italia, anche in 152 Comuni (sui 228 presenti in regione). Alle urne anche tre capoluoghi di provincia: Pesaro, Urbino e Ascoli Piceno. Qui tutti i comuni al voto.

Data, orari, risultati

Urne aperte dalle 7 alle 23 di domenica 26 maggio. L’elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale (in caso di smarrimento va richiesta all’ufficio elettorale del comune di residenza). Per avere i primi risultati bisognerà attendere il giorno dopo: a differenza delle europee (il cui spoglio inizierà domenica sera), lo spoglio per i comuni comincerà lunedì alle 14.

Primo e secondo turno

Dei 152 Comuni al voto, 7 hanno una popolazione superiore ai 15mila abitanti (di cui tre capoluoghi): in questi Comuni, verrà eletto sindaco il candidato che otterrà la maggioranza assoluta dei voti (50% più uno). In caso contrario è previsto il turno di ballottaggio tra i due candidati più votati che si svolgerà il 9 giugno. Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Nei Comuni sotto i 15mila abitanti (sono 145) è invece eletto direttamente il candidato sindaco che prende il maggior numero di voti.

Come si vota nei comuni sopra i 15mila abitanti, il voto disgiunto

Sulla scheda elettorale compaiono i nominativi dei candidati sindaci con sotto il simbolo o i simboli delle liste a essi collegati. L’elettore ha le seguenti possibilità: votare la lista (assegnando così il voto anche al candidato che appoggia); votare un candidato sindaco e una delle liste collegate; votare un candidato sindaco e una delle liste non collegate (il cosiddetto voto disgiunto); tracciare un segno sul nome del candidato sindaco votando così solo per lui e non per la lista collegata. Si possono inoltre esprimere delle preferenze: nelle righe a fianco al simbolo della lista si può inoltre votare per uno o due consiglieri comunali, scrivendo cognome oppure nome e cognome. Nel caso di doppia preferenza, dovrà riguardare candidati di sesso diverso. Pena l’annullamento della seconda preferenza.

Come si vota nei comuni fino a 15mila abitanti

L’elettore può esprimere il proprio voto con un tracciando un segno sul simbolo della lista o sul nominativo del sindaco. In entrambi i casi il voto si estende sia al candidato sindaco sia alla lista di candidati consiglieri. In questi comuni non è previsto il voto disgiunto: non si può votare per un candidato sindaco diverso da quello collegato alla lista. Per quanto riguarda le preferenze, nei comuni inferiori a 5mila abitanti se ne può esprimere solo una. Nei comuni con più di 5mila abitanti si possono esprimere due preferenze, che dovranno riguardare, nel rispetto della parità di genere, due candidati di sesso diverso.