Tutte le bontà dentro i pacchi Eurocell: imballaggi e affari

L’azienda ferrarese è in crescita. I titolari Marco e Luca Finotelli: "Innovazione e sostenibilità"

La sua è una vocazione storica per l’imballaggio alimentare, pronta com’è a confezionare biscotti, hamburger e cento altri prodotti. Eurocell opera dal 1988 in questo settore, importante quanto delicato, e lo fa con una speciale competenza e attenzione. Ha sede nel nuovo stabilimento di Renazzo a un tiro di schioppo da Cento, al crocicchio fra le province di Ferrara, Bologna e Modena. Titolari sono due giovani fratelli, Marco e Luca Finotelli, subentrati una dozzina d’anni fa ai genitori, fondatori dell’impresa. L’innovazione e la sostenibilità sono marchi di fabbrica dell’azienda.

Tutte le bontà dentro i pacchi Eurocell: imballaggi e affari
Tutte le bontà dentro i pacchi Eurocell: imballaggi e affari

Quali sono i principali prodotti che realizzate?

"Sacchetti a fondo quadro per biscotti, cioccolatini e pasta artigianale, dischi per hamburger, fogli per salumi" Quali sono i vostri principali clienti? "I rivenditori grossisti e l’industria dolciaria, i pastifici, i forni industriali in Italia e all’estero".

E i fornitori?

"Sono i produttori di film, principalmente dall’Europa continentale, ma anche dal Regno Unito".

Il fatturato è in forte crescita.

"Il fatturato sfiora i sei milioni di euro. Nel 2020 era pari a 3,6 milioni. Nello stesso periodo l’export è passato da 105.000 a 335.000 euro. I dipendenti sono 14".

E poi c’è il nuovo stabilimento di Renazzo.

"Sì, la nuova struttura ha fortemente contribuito alla crescita produttiva e aziendale e ci ha permesso l’ottenimento di una importante certificazione per il prodotto e il relativo processo. Ha naturalmente generato benessere per il personale grazie alla migliore qualità dell’ambiente, strettamente collegata alla sostenibilità, e sta anche consentendo un significativo risparmio energetico.

Il futuro da cosa comincia?

"Dall’innovazione. Siamo sempre alla ricerca di prodotti nuovi e in questi ultimi due anni abbiamo imbastito importanti progetti sulla sostenibilità. Abbiamo iniziato l’anno scorso con la certificazione per imballaggi compostabili e con il bilancio di sostenibilità, anche se non siamo obbligati a farlo, ma lo sentiamo come un imperativo morale. Inoltre faremo la ’Carbon foot print’ (l’impronta di carbonio) sui nostri prodotti di punta".

E c’è un progetto verso l’estero.

"Il fatturato è, come dicevamo, in grande crescita e in larga misura realizzato in Italia ma l’ancora piccola quota export sta registrando un incremento percentuale molto deciso e destinato, secondo i piani, ad espandersi ulteriormente. Un grande contributo ce lo stanno fornendo le certificazioni che abbiamo ottenuto".