Ravenna Festival, tutte le novità dei 'Giovani artisti per Dante'

Appuntamento dal 6 giugno al 14 luglio, tutti i giorni alle 11, agli Antichi Chiostri Francescani

'Giovani artisti per Dante'

'Giovani artisti per Dante'

Ravenna, 24 maggio 2019 – Si intitola ‘Giovani artisti per Dante’ l’appuntamento quotidiano di Ravenna Festival in programma quest’anno dal 6 giugno al 14 luglio, tutti i giorni alle 11. Gli Antichi Chiostri Francescani, accanto alla Tomba di Dante, si trasformano in palcoscenico per spettacoli che ne celebrano, riscoprono, esplorano i paesaggi linguistici, intellettuali, sentimentali. Al timone studenti, attori, musicisti, danzatori; realtà del territorio, ma anche partecipanti all’omonimo bando distintisi fra le moltissime proposte arrivate.

In collaborazione con il Comune di Ravenna, grazie anche alla Società Dante Alighieri e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che mette a disposizione i Chiostri di sua proprietà, ogni giorno il Festival offre un incontro con il poeta al prezzo simbolico di 1 euro. Di Dante, polo magnetico della cultura mondiale, forse è stato già detto e scritto tutto; o forse no, perché è la natura dei classici - la ragione per cui sono diventati tali - continuare a parlare agli uomini (e interrogarli), di epoca in epoca, di latitudine in longitudine. E nella 'dantesca' Ravenna, spazio fisico e simbolico segnato dagli ultimi anni di vita del poeta, Dante è un’inevitabile esperienza poetica e umana.

Con lo sguardo sull’orizzonte del 2021, anno in cui si celebrerà il settimo centenario della morte di Dante a Ravenna, il Ravenna Festival rinnova il proprio impegno a fare della sua eredità parte viva e attiva del proprio calendario: da una parte con le 39 matinée di Giovani artisti per Dante e i 7 diversi spettacoli in programma, dall’altra con Purgatorio di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, messa in scena della seconda cantica su misura per la città.

Giovedì 6 giugno apre la rassegna ‘L’amore degli angeli’ (repliche fino all’8 giugno). Il Liceo Artistico “Nervi-Severini” di Ravenna ritorna ai Chiostri anche quest’anno, con uno spettacolo che testimonia la varietà di discipline - da quelle teoriche a quelle laboratoriali e progettuali - che caratterizzano la didattica dell’istituto, da oltre settant’anni in prima linea nella formazione dei nuovi creativi.

Dal 9 al 15 giugno si rinnova un’altra collaborazione: è infatti grazie al dialogo con Cantieri Danza, che dal 1994 promuove e stimola lo sviluppo e la pratica di una cultura originale sulla danza d’autore e di ricerca, che il Festival figura fra i partner di Sedimenti, sezione del progetto Petrolio dedicato al rapporto fra uomo e natura nell’ambito di Matera 2019. Ravenna diventa sede di una delle residenze creative per quattro giovani coreografi e danzatori del Mediterraneo (gli italiani Olimpia Fortuni e Leonardo Maietto, il libanese Bassam Abou Diab, il nicaraguense residente in Spagna Yeinner Chicas) e la rassegna ai Chiostri si farà vetrina per gli sviluppi della creazione Who Cares?, in vista del debutto a Matera.

Dal 16 al 20 giugno ritorno al futuro: nel 2121 Ravenna è sede dell’ennesimo convegno dantesco che si interroga sul significato della Commedia, ormai incomprensibile in un’epoca dominata dai traduttori automatici. Ma uno strano marchingegno, metà macchina del tempo e metà apparato del Dottor Frankenstein, potrebbe svelare il mistero… Il Collettivo Lunedidante - la regista Fiammetta Perugi e gli attori Ludovico D’Agostino, Francesca Fatichenti, Ivo Randaccio, accomunati dalla formazione alla Paolo Grassi di Milano - firma Dante 2k21, interrogandosi sul paradosso di un classico troppo e al contempo troppo poco studiato.

Dal 21 al 27 giugno si riparte per un altro viaggio impossibile, questa volta con ‘Le stelle di Dante’ in compagnia di Moka e Hertz, due strambi alieni robotici con una grande passione per tutti i reperti provenienti dal pianeta Terra. La narrazione è affidata alle marionette di Gianluca Palma e Mariasole Brusa, dal cui incontro - nel 2011 - è nato All’inCirco.

Dal 28 giugno al 4 luglio è in scena il canto XXI dell’Inferno, il più teatrale, comico e satirico di tutta la Commedia. ‘Il canto dei diavoli’ vede un gruppo di bambini nei panni dei demoni, tutti identificati con gli stereotipi di oggi, La pièce include anche canzoni, clownerie e la performance del diavolo chitarrista Malacorda, e suggerisce che forse i cattivi del racconto non sono i diavoli, che altro non fanno che adempiere al proprio ruolo nel piano divino, ma piuttosto i peccatori. Malebolge Club è una compagnia di recente formazione, che raccoglie attorno agli attori Franco Costantini, Giovanna Vigilanti e Cesare Flamigni - accomunati dalla passione per Dante - un gruppo di studenti dell’Istituto A. Baccarini di Russi e i loro genitori.

Dal 5 all’11 luglio un’operina che si innesta su uno dei fil rouge del Festival 2019, quello dell’omaggio alla Grecia, orizzonte con cui si confronta tutta la cultura occidentale, Dante non escluso. Se il suo incontro con Ulisse, fra i più affascinanti e simpatetici di tutto l’Inferno, ha offerto il titolo alla XXX edizione, è invece il frammentario patrimonio di melodie greche pervenute fino a noi che ha ispirato Teleion. Grazie alle traduzioni traslitterazioni di Dimitris Soukoulis,l’attrice-cantante Camilla Lopez e il pianista Matteo Ramon Arevalos esplorano un universo sonoro mitico e pressoché sconosciuto, complici percussioni e un pianoforte preparato.

Dal 12 al 14 luglio Dante incontra Bob Dylan. Basato sull’omonimo libro di Luca Grossi, Bob Dylan in Hell è un viaggio nell’Inferno attraverso le canzoni del cantautore americano vincitore del premio Nobel e con la guida della Malafesta Theatre Company, con Vinx Lamarmora, Enrico Gardini (chitarra e voce), Gianluca Morelli (piano e programmazioni).