
Il pianista Maurizio Pollini
Ravenna, 5 giugno 2019 - Un dialogo tra due differenti universi musicali aprirà questa sera il Ravenna Festival 2019. Questa 30° edizione della rassegna propone subito uno dei suoi appuntamenti più attesi. Sul palco del Pala de André (viale Europa, 1) saliranno i due più celebri interpreti italiani di oggi Riccardo Muti, che sarà alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, e il pianista Maurizio Pollini. Il concerto, che avrà inizio alle 21 e che è realizzato con il contributo di La Cassa di Ravenna spa e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è l’evento che inaugura la manifestazione che quest’anno ha come titolo ‘… per l’alto mare aperto …’, prendendo come spunto una citazione dall’Ulisse dantesco.
Il mare si declinerà in mille modi diversi, dalla Grecia antica alla storia di oggi: esso è sempre stato sinonimo di viaggio e di incontro con l’altro. Proprio un incontro tra due personalità musicali differenti per formazione, stile interpretativo e repertorio privilegiato, sarà al centro di questa serata: nella sua carriera Muti ha trovato come punti fermi l’Italianità e la tradizione, Pollini ha sempre rivolto la sua attenzione alla Mitteleuropa ed al nuovo, anche quando legge opere del passato. Il ‘mare’ in cui avverrà questo incontro sarà la musica di Wolfgang Amadeus Mozart, di cui questa sera i due interpreti eseguiranno il ‘Concerto per pianoforte e orchestra in MI bemolle maggiore KV 449’ ed il ‘Concerto per pianoforte e orchestra in RE minore KV 466’, che sembrano essere lo specchio di questo concerto, proprio per il loro collocarsi tra tradizione ed innovazione. Entrambi risalgono agli anni Ottanta del ‘700, in cui l’autore visse e lavorò a Vienna, e in cui la necessità di assecondare i gusti del pubblico doveva venire a patti con l’esigenza di intraprendere nuove strade.
Nelle due pagine in programma questa sera si avverte il passaggio che stava attraversando il genere ‘concerto’: se, ad esempio nel ‘KV 449’ le parti del solista e dell’orchestra sono ancora ben separate, nel ‘KV 466’ il suono del pianoforte si integra con quello degli altri strumenti. Se questo sarà il piatto forte della serata, esso sarà introdotto da un brano che si richiama esplicitamente al mare: ‘Meeresstille und gluckliche Fahrt (Calma di mare e viaggio felice) Ouverture da concerto in RE maggiore per orchestra op. 27’ di Felix Mendelssohn-Bartholdy è ispirato all’omonimo testo poetico di Wolfgang Goethe. La pagina rientra nei canoni della musica a programma che proprio nella prima metà dell’’800 stava diventando un genere caratteristico del Romanticismo musicale: il compositore non mette in musica le parole del dittico, ma tratteggia il racconto attraverso un disegno timbrico. Il concerto si chiuderà col ‘Boléro’, pagina celeberrima in cui Maurice Ravel unisce la danza, il fascino per la Spagna e l’interesse per i meccanismi.
Composto su richiesta della ballerina Ida Rubinstein, esso si basa su una struttura che si ripete per 18 volte, attraverso cui subisce trasformazioni dinamiche e timbriche, evidenti soprattutto nella versione orchestrale in programma questa sera. Ad ogni sua apparizione, il tema subisce anche piccoli cambiamenti melodici e ritmici che rendono quest’opera un ‘orologio zoppo’.
Info e prevendite: 0544 249244 – ravennafestival.org; Biglietteria serale al Pala de André dalle 19: tel. 3332009711. Biglietti: da 25 euro (ridotti 22) a 100 euro (ridotti 92). È attivo un servizio di navetta gratuito con partenza da Piazza Farini, alle ore 20.15 e 20.30. Al termine dello spettacolo due corse riporteranno gli spettatori al capolinea.