Ravenna, 11 settembre 2012 - SI CHIAMA ‘Cavallo felice’, ma a giudicare dalle condizioni in cui versa il maneggio non si direbbe. Scuderie allagate, gazebo caduti o pericolanti, soffitti parzialmente crollati, due campi da tennis inagibili, tracce di bivacco in alcuni spogliatoi, eternit sui tetti. Anche il terreno destinato ai corsi di equitazione è sconnesso e disposto ad allagamenti. Così l’ultimo acquazzone sembra aver dato il colpo di grazia al centro ippico di Porto Corsini, 54mila metri quadri dedicati all’equitazione, di proprietà del Comune e appaltato nel 2002 alla società ferrarese Ben srl di Roberto Benasciutti, vicepresidente della nuova Spal calcio e un tempo interessato all’acquisto del Ravenna.
 

DAL MARZO scorso l’impianto ospita una ventina di cavalli di una coppia di istruttori di equitazione, Ketty Tavella e Raffaelo Farinelli, che hanno sottoscritto una collaborazione con l’appaltatore al quale, dicono, versano da contratto mille euro al mese. In base alla determina comunale del maggio 2002, che aggiudica alla Ben la gestione del centro per 18 anni, l’appaltatore, oltre versare al Comune un canone annuo di 11.300 euro, si impegnava a investire 310mila euro in lavori di ristrutturazione e a relazionare ogni tre anni al Comune sullo stato di conservazione dell’impianto. Ma proprio il (presunto) cattivo stato di manutenzione della struttura ha spinto i due istruttori a congelare la collaborazione e a denunciare questo stato di incuria.
 

«LE SCUDERIE e il terreno si allagano ogni volta che piove — lamenta Ketty Tavella —, un pannello del soffitto della club house si è staccato e mi è caduto in testa, e causa del tetto-groviera abbiamo dovuto buttare via un computer». Prima del loro arrivo le scuderie ospitavano alcuni trottatori, che pagavano l’affitto dei box e le utenze. Oggi, invece, le spese sarebbero tutte a carico della loro società ‘Centro equestre Porto Corsini’. «Quando a gennaio vedemmo la struttura — aggiunge Farinelli — sembrava tutto in ordine. Poi, portando i cavalli, sono emersi i problemi. A nostre spese abbiamo installato l’impianto di videosorveglianza delle scuderie, aggiustato i box, montato gli abbeveratoi. Ci siamo accollati, di fatto, la manutenzione che spetterebbe all’appaltatore e che invece è sempre stata fatta in modo approssimativo».

I due istruttori avevano scritto al Comune a luglio, denunciando l’incuria del centro e offrendosi come nuovi gestori ufficiali, ma non hanno ricevuto risposta. Così si sono rivolti al consigliere comunale di Lista per Ravenna, Gianluca Benzoni, che ieri ha fatto un sopralluogo nell’area. «Un centro meraviglioso — dice Benzoni — si è trasformato in una struttura altamente degradata e pericolante. Il Comune, a scadenze regolari, dovrebbe acquisire dal gestore relazioni che riferiscano le migliorie di manutenzione e mi domando se ciò sia mai avvenuto. La gestione dovrebbe terminare nel 2020, ma senza un cambiamento radicale a quella data la struttura sarà impossibile da rigovernare».
 

Lorenzo Priviato