
Roberto Cornacchia è stato anche fondatore dell’associazione ’Punti di vista’
Lutto nel mondo dell’arte e della fotografia lughese. Si è spento improvvisamente nel pomeriggio di venerdì il fotografo Roberto Cornacchia, 63 anni, fondatore dell’associazione ’Punti di vista’. Appassionato di arte e architettura, oltre che di immagini, Cornacchia ha lavorato attivamente, soprattutto negli anni ’80 e ’90, diventando un nome di riferimento nell’ambito della fotografia. Questo fino a circa 15 anni fa, quando un’emorragia celebrale da angioma gli ha minato la vista e lo ha costretto a vivere su una sedia a rotelle. Il ritiro dalla scena lavorativa ha coinciso con la chiusura della galleria con funzione anche di negozio posizionata quasi di fronte all’attuale sede del Commissariato di Lugo e anche dell’associazione da lui guidata e gestita e tramite la quale organizzava spesso iniziative dedicate in particolare al mondo delle immagini visive.
"Roberto ha iniziato a scattare foto a 14 anni, quando sua madre lo mandò dal fotografo Nerio per imparare – ricorda la moglie Katia Briccolani –. Partì dalle fototessera che stampava in bianco e nero, tecnica che è sempre stata nel suo cuore. Diceva, prendendo spunto dal fotografo Henri Cartier-Bresson, che per fotografare occorrono occhio, cuore e cervello. Per lui non era soltanto un lavoro, era un’arte. Tante famiglie di Lugo hanno almeno un servizio fotografico firmato da Roberto nei loro cassetti. Fino a quasi 15 anni fa, ha lasciato tanti ricordi". Poi l’ictus e la nuova condizione di non autosufficenza, "accettata comunque – continua la moglie – con serenità". Roberto Cornacchia, oltre alla moglie, lascia due figli. Le esequie saranno celebrate nella giornata di domani a partire dalle 15, presso la chiesa della Collegiata a Lugo.
Monia Savioli