CARLO RAGGI
Cronaca

Addio a Walter Pretolani. Animatore di Ravenna, fu fra i fondatori della Regina d’Africa

Aveva 81 anni, oggi i funerali. Appassionato bibliografo, diede vita al centro. Albe Steiner e all’associazione Vaca, nel 1984 aprì un pub nella pineta. .

Aveva 81 anni, oggi i funerali. Appassionato bibliografo, diede vita al centro. Albe Steiner e all’associazione Vaca, nel 1984 aprì un pub nella pineta. .

Aveva 81 anni, oggi i funerali. Appassionato bibliografo, diede vita al centro. Albe Steiner e all’associazione Vaca, nel 1984 aprì un pub nella pineta. .

È morto a 81 anni, Walter Pretolani; i funerali si svolgeranno alle 16 di oggi alla camera mortuaria dell’ospedale. Lascia la moglie, Neva, e la figlia, Luisa, regista cinematografica. Una vita, quella di Walter, che è stata un’incredibile srotolarsi di intrecci, incontri, attività culturali, collezionistiche, artistiche, politiche, imprenditoriali, un docente eclettico, per anni anche animatore delle "spente serate ravennati", come era solito dire. Una vita che è anche uno spaccato della storia di Ravenna. Era nato sul monte Trebbo, nell’alto Modiglianese, ultimo di cinque fratelli e tre sorelle, e con i suoi si era trasferito da bambino dalle parti di Longastrino dove il padre aveva trovato lavoro come mezzadro. E già allora cominciava a delinearsi il suo amore per i libri, per la cultura. "Lessi tutti e trecento i libri della biblioteca della scuola, l’Avviamento industriale, grazie anche alla meravigliosa insegnante Letizia Baroncelli, la mamma di Antonio Patuelli", legittimamente si vantava.

Diplomatosi in Chimica all’allora prestigioso Iti di Fermo, si iscrisse a lettere all’università di Firenze, ma siccome avrebbe dovuto discutere la tesi con un nuovo docente, un democristiano, non si presentò. Semplice il motivo, lui era di Lotta Continua; anzi, del gruppo di estrema sinistra sviluppatosi sulle orme del Movimento studentesco del Sessantotto, Pretolani, appena ventiquattrenne, è stato un grande animatore, il vero leader, a Ravenna. "Ci si ritrovava al circolo ‘Riscossa operaia’, in via Cavour, l’aveva fondato il notaio Giancarlo Pasi, ci veniva anche Giangiacomo Feltrinelli..." raccontava. E a quel tempo gli stessi ragazzi si ritrovavano, nelle serate libere, al bar Mosaico di via Argentario, pieno sempre anche di ragazze (l’unico, a Ravenna, perché allora le ragazze non frequentavano i bar...), un locale che stava aperto praticamente tutta la notte, dove la tolleranza anche per chi aveva idee diverse era massima.

Nel 1971 divenne docente (di comunicazione, caratteri della stampa, immagini) nei corsi Iniasa al Centro di formazione professionale fondato e diretto da Maria Baldini e che nel 1982 si trasformò nell’Albe Steiner e Pretolani lo plasmò a istituto ad alto livello culturale, erano gli anni in cui all’Albe Steiner si andava sviluppando una rete di intellettuali che hanno poi dato lustro alla cultura ravennate e basta ricordarne due, oltre a Pretolani, Nino Carnoli ed Enzo Pezzi. Fu durante gli anni della docenza e grazie anche alla frequentazione della biblioteca Classense e del bibliografo e antiquario Tonini, che scoccò la scintilla per i libri antichi: nel corso degli anni Pretolani ha messo insieme una biblioteca con alcune migliaia di volumi. Una passione che presto si trasformò in una seconda attività professionale. E visto che non era capace di frenare la propria curiosità e la frenesia della ricerca del nuovo, Walter e altri quattro ravennati, Domenico Berardi, Mauro Zanarini, Giorgio Benelli e Valerio Ravaioli, nel 1984 diedero vita a uno dei locali più noti di Ravenna di quel periodo, la Regina d’Africa, in mezzo alla pineta alle spalle della pialassa dei Piomboni.

"Fu il primo pub ravennate, serviva a movimentare le morte serate cittadine, l’idea del nome ci venne una sera in casa dell’editore Danilo Montanari, dal famoso film di John Huston" puntualizzava spesso Pretolani. Il quale nello stesso tempo coltivava un’altra passione, iniziata fin da bambino, l’amore per la poesia e per la letteratura francese. Per non parlare di Dante tanto che nel 2008 curò la pubblicazione anastatica della Divina Commedia con il commento di Benvenuto da Imola, edita nel 1851.

A metà degli anni Novanta ecco l’associazione ‘Vaca’, ovvero ‘Vari cervelli associati’, un’idea nata peraltro a fine anni 80 nell’ambito di un corso di grafica all’Albe Steiner: l’idea era quella di varare un piano didattico per celebrare il 400° anniversario della morte del canonico e scrittore bagnacavallese Tomaso Garzoni, un piano che ha sviluppato iniziative per 20 anni. E ‘Vaca’ è stata l’associazione, con sede a Russi, che ha dato vita a ‘Libri mai mai visti’.