REDAZIONE RAVENNA

"Ancora troppi i gatti abbandonati"

Adinolfi (Arca 2005) traccia un bilancio dell’attività associazione: "Nel 2023 dati in adozione 93 mici"

Tra i problemi rilevati dall’associazione c’è quello dei pochi gatti sterilizzati

Tra i problemi rilevati dall’associazione c’è quello dei pochi gatti sterilizzati

"Ormai non c’è più una stagione di emergenza per la cura dei gatti, l’emergenza è continua come le chiamate per il recupero di gatte in avanzato stato di gravidanza o interventi su gatti malandati, spesso non di colonia", spiega Maria Adinolfi, presidente dell’associazione Arca 2005 odv che gestisce il canile cittadino. Adinolfi fa il punto anche sui cani ospitati e come aiutare, anche tramite buone pratiche, gli amici a quattro zampe. Sono tante "le segnalazioni di gatti in difficoltà, con abitudini domestiche ma di cui non si riesce a dimostrare la proprietà, abbandonati da persone che si trasferiscono e anziani che non intendono curarli se ammalati. Le campagne di sterilizzazione/inserimento microchip a prezzi agevolati sono risultate poco efficaci, anche se continuiamo a proporle, purtroppo nessuno è disposto a pagare nemmeno una piccola somma per questi animali che non sono selvatici, ma nemmeno di proprietà certificata dall’inserimento del microchip". Nel corso del 2023, "sono stati raccolti, curati e dati in adozione 93 gatti ma è una lotta impari, contro la disinformazione (sterilizzare è contro natura, i gatti si arrangiano da soli, i gatti devono vivere liberi in prossimità di strade a alto traffico). Il nostro impegno è costante per far fronte alle necessità: La cura dei gatti abbandonati, i rapporti con i referenti di colonia, spesso anziani e non autonomi nelle catture finalizzate alle sterilizzazioni, i cittadini che si vogliono disfare dei "propri" gatti o che ci chiamano intimandoci di prelevare gatti che disturbano o che sembrano sofferenti". I problemi, dunque, non mancano. Sono diverse le iniziative di informazione/sensibilizzazione come quella che si è tenuta il 24 maggio presso la sala Malva e quella del 27 agosto nell’ambito di ’Cervia a lume di candela’.

Per quanto riguarda invece le colonie feline sul territorio, chi si occupa volontariamente di una colonia felina, può ufficializzare questo suo impegno comunicando al Servizio Servizi Sanitari i propri dati personali ed i dati relativi alla colonia (ubicazione, numero di gatti presenti, numero dei maschi, delle femmine, dei cuccioli). Il Servizio Servizi Sanitari chiede la compilazione di un modulo apposito e provvede a rilasciare l’attestazione di colonia felina censita. Tale attestazione dà diritto ad ottenere la sterilizzazione gratuita che verrà effettuata, previo appuntamento con il soggetto gestore del canile comunale, presso l’ambulatorio del canile da un veterinario dell’Ausl di Ravenna. Il cittadino non è proprietario dei gatti, che sono selvatici. La colonia felina può essere composta anche da un solo gatto. S’intende per habitat di colonia felina qualsiasi territorio, urbano e non, edificato e non, sia esso pubblico o privato nel quale risulti vivere stabilmente una colonia felina indipendentemente dal numero di soggetti che la compongono e dal fatto che sia o meno accudita dai cittadini.

Ilaria Bedeschi