REDAZIONE RAVENNA

Archiviazione per la morte dell'operaio a Castiglione di Ravenna: nessuna responsabilità del camionista

La procura chiede l'archiviazione per la morte di Columbus Arthur Ahunsimere, esclusa l'istigazione al suicidio.

L’uomo fu tavolto e ucciso da un camion che trasportava suini (Corelli)

L’uomo fu tavolto e ucciso da un camion che trasportava suini (Corelli)

Sono state esaminate le telecamere disponibili. È stato analizzato il contenuto del telefonino del defunto. E sono stati sentiti a verbale diversi testimoni. Ciò ha portato sia a escludere eventuali responsabilità del camionista. Che a scartare l’ipotesi secondo la quale qualcuno possa avere indotto l’uomo a gettarsi sotto al mezzo pesante.

Uguale a richiesta di archiviazione per il fascicolo aperto contro ignoti per istigazione al suicidio in merito alla morte dell’operaio 38enne di origine nigeriana Columbus Arthur Ahunsimere deceduto il 19 settembre scorso a Castiglione di Ravenna. Quella notte il 38enne, dipendente della Marcegaglia, stava camminando lungo il ciglio della strada in una zona poco illuminata e sotto alla pioggia quando un autoarticolato carico di maiali guidato da un 35enne risultato da subito negativo ai test per droga e alcol, lo aveva schiacciato uccidendolo sul colpo.

Ma quello che sembrava su due piedi essere un incidente stradale come altri già accaduti in quella zona, s’era trasformato in un giallo con diverse zone d’ombra tanto che sul posto a caldo era pure intervenuto il pm di turno Francesco Coco. In particolare c’era da capire come mai il 38enne potesse avere improvvisamente deciso di avanzare contro quel mezzo pesante. Su questo fronte, tuttavia non è emerso alcun riscontro sulla eventuale presenza di due uomini, pure loro di origine africana, che lo stavano presumibilmente accompagnando. Di fatto il 38enne all’improvviso aveva deciso di cambiare traiettoria verso il camion invece che tornare a casa sua a Castiglione. Una delle persone che abitano in quell’appartamento, aveva già contattato i carabinieri per denunciare quella circostanza ritenuta evidentemente insolita.

Lo schianto si era verificatosi attorno alle 19.30. A quell’ora l’autoarticolato stava portando i suini all’azienda Martini. Secondo il conducente, ecco all’improvviso su via Ponte della Vecchia palesarsi quelle tre persone con direzione che da San Zaccaria va verso Castiglione. Le aveva viste insomma: nessun investimento involontario. Anzi, a un certo punto il 38enne avrebbe con decisione proceduto verso la parte anteriore dell’autoarticolato finendo con l’essere schiacciato da una delle ruote davanti: fatto quest’ultimo accertato dalla polizia locale intervenuta per i rilievi del caso. Una morte sul colpo che come tale aveva reso inutile l’intervento degli operatori del 118.

I primi elementi utili all’indagine, li avevano raccolti i carabinieri della locale Stazione quando, assieme al pm, si erano recati all’abitazione del 38enne per riferire della sua morte. Intanto, come di prassi accade in questi casi, era scattato il sequestro del mezzo pesante, poi posto in custodia alla Martini dopo averne scaricato gli animali: le verifiche sulle sue dotazioni, non avevano però portato a rilevare situazioni anomale. Ecco spiegati tutti i presupposti che hanno di recente spinto la procura a chiedere al gip l’archiviazione del caso legato alla morte dell’operaio 38enne nigeriano.