
Gole irritate e odore acre ma nessuno in ospedale tra gli studenti dell’istituto superiore. Una bidella è finita al pronto soccorso per malesseri. Gesto accidentale.
Una mattinata decisamente movimentata quella vissuta ieri da studenti e dipendenti del ’Ginanni’ a causa di una improvvisa esalazione di spray urticante. Tanto che sul posto sono dovute intervenire tre ambulanze del 118 oltre a pattuglie dei carabinieri del Radiomobile e della Stazione di via Alberoni. Per fortuna, pur a fronte di tanto dispiegamento, il bilancio finale non ha restituito intossicati gravi tra i banchi: nessuno è stato accompagnato in ospedale. Solo qualche ora dopo una bidella si è presentata al Santa Maria delle Croci lamentando alcuni disturbi a una prima lettura non gravi.
Secondo quanto ricostruito, l’episodio ha iniziato a manifestarsi in coincidenza con il primo dei due intervalli previsti, quello delle 9.40 (si trattava di un sabato di recupero). È a quell’ora che diversi tra docenti e studenti, al suono della campanella, aprendo le porte che danno sui corridoi, hanno iniziato ad avvertire fastidio alla gola oltre che a percepire un odore pungente e irritante. Poco dopo sono passate le bidelle per chiudere le porte e allo stesso tempo per aprire le finestre in modo tale da areare le aule. Sono seguiti momenti di concitazione con diverse persone che, per non rischiare intossicazioni, hanno usato sciarpe e scalda-collo per coprirsi la bocca. La campanella di fine intervallo è suonata solo ad allarme cessato, cioè circa un quarto d’ora dopo invece di 10 minuti. Secondo gli accertamenti finora eseguiti, ad avere azionato la bomboletta è stata una studentessa minorenne già ascoltata dalla preside. Sembra che tutto non sia nato da un gesto volontario ma da un incauto maneggiamento della bomboletta. Come di prassi accade in questi casi, una relazione sull’accaduto raggiungerà anche la procura dei minorenni di Bologna. In quanto allo spray urticante anti-aggressione (vedi quello al peperoncino), è un prodotto economico (costa circa tra 10 e 30 euro) e facilmente reperibile anche sulle piattaforme di commercio on line. Può però essere acquistato, detenuto e usato a scopo di autodifesa solo se si hanno più di 16 anni. Il vero dubbio è legato alla possibilità di poterlo portare o meno a scuola anche se custodito all’interno dello zaino.
Andrea Colombari