REDAZIONE RAVENNA

Arriva la card per visitare i musei

La ’FaenzaMuseiCard’ permetterà di vedere Mic, pinacoteca, museo del Neoclassicismo e palazzo Milzetti

Arriva la card per visitare i musei

Il volto della Madonna di Palmezzano, quello di Cassandra Pavoni immortalato sulla ceramica e un affresco di Felice Giani: sono le opere che compaiono sulla FaenzaMuseiCard, con la quale i turisti in arrivo in città potranno visitare il Museo Internazionale delle Ceramiche, la Pinacoteca comunale e il Museo del Neoclassicismo di Palazzo Milzetti, usufruendo di una tessera che permetterà di ottenere uno sconto sul biglietto di ingresso; verrà consegnata gratuitamente al visitatore nel primo dei tre musei e permetterà di ottenere uno sconto di due euro sul biglietto di ingresso ai due musei successivi.

La Card ha una validità di tre giorni da quello dell’emissione e sabato 15 giugno sarà il suo giorno d’esordio. Contrariamente a quanto alcuni pensano, i musei italiani statali e comunali hanno ancora oggi prezzi ‘popolarissimi’: sono uno dei pochi settori in cui l’inflazione è quasi inesistente. Eppure il loro pubblico si può dire appartenga a un club in molti casi piuttosto ristretto.

"L’obiettivo è incoraggiare le persone che visitano Faenza a non fermarsi a un solo capitolo della sua storia – spiegano Claudia Casali ed Elena Rossoni, direttrici del Mic e di Palazzo Milzetti, affiancate dalla dirigente del settore Cultura Benedetta Diamanti –, e dunque a scoprire non solo il mondo delle ceramiche ma anche l’epoca del Neoclassicismo, o il Rinascimento con la sua rivoluzione pittorica".

La card è stata resa possibile da un accordo di valorizzazione – dall’iter piuttosto complesso – fra la Direzione regionale Musei nazionali dell’Emilia Romagna del Ministero della Cultura, l’assessorato alla Cultura del Comune di Faenza e la Fondazione Museo Internazionale delle Ceramiche (della quale da alcune ore è entrata a far parte anche la Regione). Nei tre musei i visitatori troveranno indicazioni su come raggiungere gli omologhi: la Pinacoteca e Palazzo Milzetti sorgono del resto a pochi passi di distanza, mentre il Mic è posto solo leggermente più lontano.

La creatura voluta da Gaetano Ballardini si è aggiunta al panorama manfredo da circa un secolo, mentre la Pinacoteca, fondata nel 1797, era già aperta al pubblico negli anni in cui Felice Giani decorava Palazzo Milzetti. "È una possibilità che la nostra città aspettava da tempo – spiega il sindaco Massimo Isola –. Faenza ha la particolarità di vedere espressa la sua identità in modo specifico con il suo apparato museale, sia per quanto riguarda le ceramiche che per l’epoca del Neoclassico, vero spartiacque della nostra storia. Una storia che ora riusciremo a raccontare meglio, a più persone".

Filippo Donati