
A scoprire e a sequestrare l'officina abusiva è stata la Guardia Costiera di Ravenna
Santerno (Ravenna), 30 maggio 2025 – Era completamente abusiva l’autofficina scoperta lo scorso lunedì a Santerno dalla Guardia Costiera di Ravenna nel corso di un’attività finalizzata alla lotta agli illeciti ambientali ai fini della tutela del territorio.
L’attività, priva di ogni autorizzazione urbanistica, commerciale e ambientale, operava in totale violazione delle normative vigenti. All’interno dei locali ispezionati sono stati rinvenuti numerosi veicoli in lavorazione, motori smontati, parti meccaniche di vario tipo e, soprattutto, una notevole quantità di rifiuti speciali – tra cui oli esausti, batterie e altri materiali classificati come pericolosi – accatastati senza alcuna misura di sicurezza e in evidente contrasto con le normative ambientali.
L’area è stata posta sotto sequestro e i presunti responsabili sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per una serie di reati, tra cui esercizio abusivo di attività commerciale e la gestione illecita di rifiuti e violazioni urbanistiche. Le attività di indagine, coordinate dal dottor Belvederi della Procura della Repubblica di Ravenna, hanno così posto termine ad una critica situazione ambientale riportando, in via definitiva, il rispetto delle regole. L’operazione di Santerno si inserisce in un più ampio quadro di attività di controllo che la Guardia Costiera dell’Emilia-Romagna conduce quotidianamente non solo lungo il litorale, ma anche nell'entroterra.
Grazie alla specializzazione del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale, la Guardia Costiera è in grado di intervenire su molteplici fronti: dal controllo delle attività industriali alla verifica degli scarichi, dal monitoraggio della qualità delle acque alla repressione degli illeciti legati alla gestione dei rifiuti. “L’impegno della Guardia Costiera – spiegano dalla Capitaneria di Porto – va ben oltre la salvaguardia del mare. La nostra attività si rivolge alla tutela dell’ambiente in senso lato, con particolare attenzione alla prevenzione e alla repressione delle condotte che danneggiano il territorio, l’ecosistema e la salute dei cittadini.”
Particolare attenzione viene riservata al contrasto delle attività produttive ed artigianali abusive, che se non sottoposte ai controlli preventivi diventano fonte di danni ambientali che possono avere effetti significativi. Le officine non autorizzate, come quella scoperta a Santerno, rappresentano un pericolo concreto in quanto l’assenza di impianti di smaltimento e di misure di contenimento per sostanze inquinanti può generare contaminazioni del suolo e delle acque, con ripercussioni gravi sull’ecosistema locale.