Alla presentazione dell’acquisizione dei 200 defibrillatori semiautomatici, ieri all’Ausl, sono intervenuti anche Maurizio Menarini, direttore centrale operativa 118 Romagna, e il coordinatore infermieristico centrale 118 Alessandro Russo.
"È provato – ha detto Menarini – che la maggiore sopravvivenza da arresto cardiaco improvviso avviene se, oltre alla velocità dei mezzi di soccorso e alla buona qualità dell’intervento, un primo soccorritore mette in atto manovre di rianimazione e, quando possibile e indicato, di defibrillazione. Per questo è fondamentale l’utilizzo dell’App che allerta i cittadini se, nelle vicinanze qualcuno si è sentito male ed è in arresto cardiaco". L’app è attiva su tutto il territorio regionale e al momento gli iscritti complessivi sono 15mila circa. "Dobbiamo lavorare sulle società sportive – ha concluso Menarini – perché oltre ad acquisire l’apparecchio ne utilizzino le potenzialità al meglio". Secondo Alessandro Russo più aumentano i cittadini iscritti all’app regionale più crescerà il numero di persone che, colpite da arresto cardiaco, potranno tornare ad una vita normale. Chi non ha effettuato il corso può comunque intervenire guidato da un infermiere della centrale del 118 che dà indicazioni e correttivi sia al telefono che attraverso le videochiamate, grazie alle quali può seguire in tempi reali le azioni di chi sta aiutando la persona in difficoltà. L’impegno delle Ausl della Romagna è anche quello di creare connessioni con le reti di volontariato territoriale al fine di diffondere la cultura della rianimazione.