Cocaina per 200mila euro nascosta nel vano motore

Gli agenti dovevano notificare un arresto europeo a un 48enne straniero . Ma addosso aveva 15mila euro e nella sua auto c’erano oltre due chili di droga

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I poliziotti si sono presentati alla sua porta per notificargli un mandato di arresto europeo, il cosiddetto Mae. Ma oltre al diretto interessato, sono tornati in questura con 15 mila euro in contanti e soprattutto con ben 2,3 chili di cocaina per un valore stimato tra i 160 e i 200 mila euro. Insomma un gran colpo allo spaccio quello messo a segno sabato mattina dagli agenti delle Volanti.

In carcere è finito Robert Martinez Riascos nato in Polonia 48 anni fa come Robert Rosiakoski e che poi, in maniera legale, ha ’spagnolizzato’ le sue generalità sui documenti. Davvero singolare il ritratto dell’uomo sinora emerso dalle verifiche: è risultato residente in Germania, con un passaporto davvero ricco di timbri tra Stati Uniti, Colombia, Ecuador, Costa Rica, Kenya e con un’auto presa a noleggio all’aeroporto di Nizza .

Gli inquirenti lo hanno rintracciato in un hotel alle porte del centro grazie al sistema di monitoraggio specifico degli stranieri in ingresso sul suolo nazionale. E, quando ancora dormiva, si sono attivati per notificargli un mae emesso dalle autorità norvegesi sempre in materia di stupefacenti. A quel punto, come di prassi in questi casi, hanno deciso di accompagnarlo in questura per l’identificazione formale. L’uomo, più che per quanto stava accadendo, è sembrato preoccupato per la sorte della vettura francese noleggiata tanto da provare invano ad agganciare qualcuno che potesse venirla a prendere.

Un comportamento che agli occhi degli agenti delle Volanti è apparso decisamente inconsueto: ecco che allora hanno deciso di dare una strigliatina all’auto. E ci hanno visto bene: perché nel vano motore, ben nascosti da tubi e pannelli, poco dopo sono stati trovati due panetti di cocaina confezionati sottovuoto per il peso che già conosciamo.

A quel punto, come disposto dal pm di turno Monica Gargiulo, il nostro è stato dichiarato in arresto in flagranza di reato per detenzione di droga ai fini di spaccio. Il contante lo aveva addosso (la perquisizione in hotel ha invece dato esito negativo) assieme a otto carte di credito. Le giustificazioni portate per quel danaro alla mano - ovvero la necessità di un gruzzoletto per fare fronte alle vacanze in corso - sembra non avere convinto gli inquirenti. Ci sono ora in ballo ulteriori verifiche della squadra mobile per capire l’orine e la destinazione della cocaina. Le ipotesi formulabili a caldo sono due: o che il sospettato dovesse ancora consegnarla all’acquirente (e allora i 15 mila euro sono soldi suoi). Oppure che avesse da poco ritirato quel carico: e allora i contanti potrebbero rappresentare il resto di un gruzzolo molto più consistente.

Non è la prima volta che la polizia si reca a notificare un mae e sequestra droga. Ultimo episodio in tal senso si era verificato la mattina del 22 aprile scorso quando la Mobile si era presentata in zona via Maggiore a casa di un 27enne di origine albanese sul quale pendeva un mandato di arresto europeo dal Belgio per stupefacenti. E, nel corso della contestuale perquisizione, aveva trovato circa 350 grammi di marijuana: a quel punto per il giovane era scattato l’arresto in flagranza.

a.col.